Moon Knight: Il Fondo – Recensione

Pubblicato il 28 Settembre 2013 alle 10:00

La Panini ripropone in versione economica i primi sei episodi dell’acclamata nuova serie di Moon Knight del 2006, ad opera di Charlie Huston e David Finch. Una valida occasione per riscoprire un personaggio particolare e non troppo conosciuto…

Moon Knight_Il FondoMoon Knight- Il Fondo

Autori: Charlie Huston, David Finch

Casa editrice: Panini Comics

Provenienza: Stati Uniti

Genere: Supereroistico, 17×26, B., 144 pp., col.

Prezzo: 5,00 euro

Anno di pubblicazione in Italia: 2013

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La nuova collana Marvel Best Seller della Panini, che ripropone a prezzi economici alcuni cicli di storie particolarmente apprezzati o da tempo esauriti di questi ultimi anni, nella sua quinta uscita ha ripubblicato il primo story-arc della nuova serie di Moon Knight, scritta da Charlie Huston e disegnata da David Finch.

Si trattò di un rilancio in grande stile, che contava sul talento di uno scrittore emergente ( perlomeno nel campo dei fumetti ) e su una garanzia al tavolo da disegno come Finch, che sicuramente avrebbe attirato parecchia attenzione. La difficoltà principale di questo progetto derivava dal fatto che doveva risollevare le sorti di un personaggio poco conosciuto e da sempre considerato un supereroe di “serie B” o comunque minore, per cui c’era bisogno di una ventata d’aria fresca che potesse donare nuova linfa vitale al personaggio e una sua ragion d’essere anche nel nuovo millennio.

Moon_Knight_descending

Huston è un romanziere pulp/noir e l’impronta che volle conferire alla serie si capì subito dalle prime pagine. Toni estremamente cupi e drammatici, che spesso richiamavano l’imprinting e l’iconografia tipica del Cavaliere Oscuro della Dc, complici anche le strabordanti tavole di Finch, che non si risparmiò in pose plastiche con mantelli svolazzanti e nascondigli sotterranei super-accessoriati. Narrativamente parlando, invece, grande rilevanza venne data ai dialoghi e alle didascalie, dal taglio crudo e asciutto, a volte quasi ridondanti, e sempre incentrate sulla complessa personalità di Marc Spector, alter ego del supereroe.

La particolarità principale di Moon Knight è sempre stata la sua instabilità mentale e psicologica, piuttosto atipica per un supereroe, ma è anche ciò che più lo contraddistingue dagli altri “colleghi”e lo identifica, insieme al colore bianco-argentato della sua uniforme, che ha lo scopo di attirare l’attenzione dei criminali e avvisarli della sua presenza, come una luce che squarcia improvvisamente l’oscurità….

Huston decise di rilanciare il personaggio facendogli toccare il fondo, il punto più basso della sua esistenza, e ce lo presenta come un uomo tormentato e ormai arreso, costretto sulla sedia a rotelle dopo un violentissimo scontro col suo ex socio e adesso nemico giurato Bushman. Spector si sente tradito e abbandonato da Khonshu, la divinità egizia che gli salvò la vita quando era un soldato mercenario e gli donò i poteri che lo resero un eroe; adesso però sembra che quelle eccezionali capacità siano svanite, per cui non gli rimangono altro che la rabbia e i sensi di colpa, sia per il suo attuale stato che per aver rovinato o interrotto tutti i rapporti che aveva, sia umani che lavorativi.

E’ la classica parabola dell’eroe caduto, che riesce a risollevarsi anche quando tutto sembrerebbe rivoltarglisi contro e non ci siano più speranze. In questo caso, però, l’attenzione è tutta sull’ambiguo rapporto tra il protagonista e il dio egiziano della luna ( ma anche della vendetta ), che finisce per destabilizzare sempre di più la già provata psiche di Spector, rischiando di trascinarlo nella follia. Non è ben chiaro, infatti, se queste conversazioni con la divinità siano reali o solo frutto della sua mente malata….!

Con questa nuova serie Huston è riuscito a dare spessore e consistenza a un personaggio fino ad allora troppo poco sfruttato e mal gestito, virando decisamente sul noir. Moon Knight infatti continua ad essere un character difficile e particolare, non adatto a tutte le tipologie di pubblico, ma perlomeno adesso ha una sua connotazione precisa, adatta a chi apprezza il genere pulp e il fumetto un po’ più adulto. Un pizzico di azione in più e qualche verbosità in meno non avrebbero guastato, ma nel complesso la nuova direzione data al personaggio si è dimostrata vincente e funzionale.

Buona parte del successo di questo rilancio, però, va attribuito sicuramente anche alle spettacolari tavole di David Finch, sempre maestose e ultra dettagliate, ma ben curate anche a livello d’impostazione e d’inquadrature, soprattutto nelle sequenze più movimentate, che di certo non sfigurerebbero come storyboard per un ipotetico blockbuster hollywoodiano.  Anche i colori vividi di Frank d’Armata contribuiscono a valorizzare l’opera di Finch, donandole ancora più spessore e realismo.

Se apprezzate le serie dark e violente, che affrontano tematiche più mature, vi consiglio quindi di recuperare Moon Knight- Il Fondo, considerando anche il costo decisamente contenuto di questa nuova edizione economica della Panini.


Voto: 7

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