Lo sciamano bianco – Color Tex n. 3 – Recensione Bonelli

Pubblicato il 17 Settembre 2013 alle 20:00

L’annuale a colori estivo propone una storia che offre nuovi particolari sul passato di Tex.

Color Tex n. 3 – Lo sciamano bianco

Autori: Mauro Boselli (testi), Giovanni Ticci (disegni).

Casa Editrice: Sergio Bonelli Editore.

Provenienza: Italia.

Genere: Western.

Prezzo: 5,50 Euro.

Data di pubblicazione: Agosto 2013.


Bella storia, certo, ma era lecito aspettarsi di più. La collana Color Tex in questo 2013 si arricchisce di un nuovo albo, il terzo, affidato questa volta al duo Boselli-Ticci, duo che dà vita a un’avventura di ampio respiro, capace di coniugare presente e passato, ma non estranea a qualche zona d’ombra.

Tex, questa volta in compagnia di Tiger Jack, è nelle terre degli indiani Snake per catturare Roy Harper, assassino della peggior specie che si è insediato presso di loro nelle vesti di sciamano con il nome di Shenandoah.

Il ranger ha con l’uomo di medicina un conto in sospeso: Harper si è infatti macchiato della rovina della famiglia di Edith, che, a quel che apprendiamo dai corposi flashback che caratterizzano la prima parte della vicenda, era un’amica di giovinezza di Aquila della Notte.

Contro un nemico scaltro e senza scrupoli Tex non ha affatto vita facile, vista e considerata sia la protezione di cui gode presso i tenaci Snake, sia l’intralcio che Jim procura ai Nostri. Il giovane e scapestrato Jim, infatti, impedisce a Tex e Tiger di tentare la via del dialogo con gli indiani, nonché di provare la tattica del mordi e fuggi per arrivare alla preda.

Le cose, dunque, vanno per le lunghe, e nelle pagine dell’albo assistiamo al confronto, prima a distanza, poi molto ravvicinato, tra il ranger e l’assassino, che arriva davvero a un passo dall’uccidere un Tex messo alle strette e quasi crollato dal punto di vista psicologico.

Disegni costantemente sopra la media di Giovanni Ticci e testi e trama come al solito approntati con efficacia e padronanza da Mauro Boselli fanno del terzo Color Tex una lettura ben valida, anche se, come si diceva prima, non immune da qualche macchia.

La colorazione non è il massimo, qualche dialogo in meno e un po’ d’azione ulteriore avrebbe probabilmente giovato alla vicenda. Il finale, poi, può lasciare perplesso, mettendo in mostra un Tex fin troppo umano per gli standard del personaggio. La conclusione, però, restituisce l’eroe a cui tutti sono abituati e lascia l’impressione di aver avuto modo di gustare un’altra bella storia dello sterminato filone di Tex.


Voto: 7 –

Petra Chérie. Ediz. integrale in

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