ITALIANS DO IT BETTER n.3 – Intervista a Simone Bianchi
Pubblicato il 17 Settembre 2013 alle 14:00
MangaForever intervista per voi i talenti del disegno italiani che hanno sfondato anche all’estero ! Questa volta è il turno dell’incommensurabile Simone Bianchi !!!
Ciao Simone e benvenuto su MangaForever ! Il tuo stile pittorico e di grande impatto non ci ha messo molto ad approdare presso colossi dell’editoria statunitense come Marvel e Dc, per le quali hai realizzato numerose cover, illustrazioni e anche storie a fumetti. Com’è avvenuto il tuo primo contatto con queste case editrici e quali sono stati i tuoi primi incarichi ?
Ciao ragazzi e grazie a voi dell’invito. Dunque, il mio primo contatto è stato “fisico”, nel senso che nel 2004 sono andato a vivere a New York, con l’intenzione di mostrare i miei lavori sia alla Marvel che alla DC. Considera che anche se si parla di meno di 10 anni fa, la diffusione di internet, delle scansioni caricate sui server ftp e di annessi e connessi era ancora molto limitata, e la strada migliore fu quella di bussare alla loro porta.
Fortunatamente, trovai un ambiente aperto e cominciai a lavorare alla DC, su Shining Knight, peraltro con uno dei miei miti, Grant Morrison, e poi su Green Lantern. Nel frattempo, mi affidarono diverse copertine di Batman e Detective Comics. Subito dopo, iniziai a lavorare anche per la Marvel, sempre da freelance, fino al momento in cui decisi di firmare un accordo di esclusiva e lo feci proprio con la Marvel, dove coronai il sogno di disegnare Wolverine, peraltro con uno scrittore come Jeph Loeb.
Ci sono particolari differenze tra le due case editrici e il loro modo di approcciarsi con gli artisti ?
Creativamente no. Ai miei inizi avevo come Editor DC Peter Tomasi, che mi dava indicazioni molto dettagliate, quasi una piccola sceneggiatura anche per le copertine, ma a posteriori ho capito che era un suo tratto distintivo, dal momento che da lì a pochi anni sarebbe diventato uno scrittore.
Come riesci a imbrigliare dentro la griglia di un fumetto la tua arte, spesso così monumentale e strabordante ? Hai incontrato delle difficoltà, almeno inizialmente ?
No, difficoltà no, devo dire che mi hanno sempre lasciato lavorare come preferivo. Ultimamente come scelta personale ho deciso di ripulire io un po’ la gabbia, per rendere la lettura più fluida, ma non ho ricevuto indicazioni, né tantomeno imposizioni dall’esterno.
Andiamo un po’ più sul tecnico: ci racconti in due parole il processo attraverso il quale costruisci una singola tavola e quali sono i “ferri del mestiere” che utilizzi generalmente ?
Proprio nell’ottica di alleggerire la pagina finale, ho modificato in parte il processo di lavorazione: prima realizzavo i layout di ogni pagina partendo dalla sceneggiatura, scattavo delle foto di riferimento e da lì passavo alle matite definitive sul formato standard 11” x 17”, inchiostravo e facevo le mezzetinte. Ora lavoro direttamente alla matita in grande, senza thumbnail, la dettaglio fino al livello che reputo ottimale, la inchiostro e aggiungo la mezzatinta.
Quali sono gli artisti che hanno influenzato maggiormente il tuo tratto e il tuo stile ?
Da sempre Moebius, Sergio Toppi, Enrique e Alberto Breccia, Claudio Castellini, Travis Charest, Alex Ross e Bill Sienkiewicz. Ora come ora trovo che Stuart Immonen, Olivier Coipel, Esad Ribic, Frank Quitely e Rick Berry siano in assoluto dei mostri di bravura e sono i loro lavori a cui guardo con maggior interesse.
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Proprio recentemente la Panini ha pubblicato la nuova run di Wolverine che ti vede coinvolto insieme a Jeph Loeb, dopo la fortunata collaborazione del 2007. Com’è stato lavorare con Loeb e ritornare a cimentarsi col mutante artigliato e la sua nemesi per eccellenza, Sabretooth ?
E’ stato assolutamente bello, gratificante e come sempre quando si ha a che fare con dei veri professionisti, facile. E’ una delle migliori persone che ho conosciuto in questo ambiente, uno di quelli che mi sento di chiamare amico.
Sono arrivato alla nuova run, spero, con una consapevolezza grafica diversa rispetto alla prima volta. Ho abbandonato molto le mezzetinte su quelle pagine, a favore di una narrazione più fluida, oltre che per rendere più agevole il lavoro del colorista. Wolverine è uno dei personaggi da cui spero di tornare molte volte durante la mia carriera. E’ il mio secondo personaggio preferito, dopo Batman !
Adesso sappiamo che sei al lavoro su Thanos Rising, una miniserie incentrata su uno dei più famosi e amati villain della Marvel, che avrà un ruolo di primo piano anche nel prossimo film dedicato agli Avengers. Sei stato contento di realizzare una storia che ha per protagonista uno dei cattivi e non un eroe ? Ti trovi a tuo agio con le ambientazioni cosmiche e fantascientifiche ?
Si, quella di concentrarmi per diversi numeri su un villain era un’idea che avevo da quando sono arrivato alla Marvel. Dall’inizio mi sarebbe piaciuto fare Dr. Destino. Ho accettato più che volentieri: non nascondo che sapere che avrebbe avuto una rilevanza anche cinematografica mi ha dato una spinta maggiore per accettare al volo, visto che questo avrebbe contribuito ad aumentare l’attenzione intorno al personaggio e quindi al progetto. Lavorando su Thanos ogni giorno per diversi mesi mi sono accorto della complessità e della profondità del personaggio, che non conoscevo a fondo e che ho trovato più che interessante.
Con le ambientazioni cosmiche mi trovo assolutamente a mio agio, anche se forse il fantasy è il genere in assoluto più nelle mie corde.
Cosa dobbiamo aspettarci da questa miniserie ? Puoi anticiparci qualcosa ?
Preferirei non anticipare niente, anche se in rete c’è già stato di tutto. Posso dirti che a livello di sceneggiatura è la storia più bella che abbia realizzato per la Marvel !
Cos’hai in serbo per il prossimo futuro ? Ci sono altri progetti in cantiere a cui stai lavorando ?
I progetti ci sono per causa di forza maggiore, avendo un contratto di esclusiva. Ora sto facendo la cosa che amo di più: le copertine. Ne ho appena finita una dei Vendicatori e una dei Nuovi Vendicatori, e ne sto iniziando una di Spider-Man 2099 e una di Spider-Man; in più, sono in dirittura d’arrivo sul definire il nuovo progetto che dovrei iniziare a fine Settembre.
Ci sono serie o personaggi dei fumetti che ti piacerebbe particolarmente disegnare, ma non hai ancora avuto occasione di farlo ?
Su tutti gli Inumani: ho realizzato due copertine in questi mesi, una con tutto il gruppo e una con Black Bolt; mi piacciono i Fantastici Quattro, Silver Surfer e Galactus, ma sarebbe bello anche tornare sugli X-Men , per quanto il lavoro di Immonen sia praticamente irraggiungibile. Questo per parlare dei personaggi della Marvel. Anche dall’altra parte della strada ci sono personaggi con cui mi piacerebbe confrontarmi, Batman in particolare.…
In Italia mi piacerebbe disegnare Dylan Dog, di cui quest’estate ho fatto una copertina, ma avendo appunto l’esclusiva con la Marvel non sarebbe purtroppo possibile.
Come vedi la situazione del fumetto in Italia ? E come possiamo frenare questa “diaspora” di talenti nostrani verso l’estero ?
Penso che un po’ più di apertura da parte di alcuni autori probabilmente aiuterebbe: trovo ci sia un po’ di “spocchia” da parte di alcuni che a mio avviso è frenante, non trainante. Penso che il fumetto debba diventare parte di progetti più ampi, per non correre il rischio che il fatto di rimanere solo storia su carta ne faccia un’arte troppo settoriale e quindi confinata.
A mio avviso, finché non esisterà un’alternativa di prospettive di visibilità e di sicurezze economiche paragonabili a quelle francesi o americane, è fisiologico che molti autori scelgano di lavorare all’estero. Credo che la causa vada cercata nella mancanza di offerte valide per molti disegnatori, i quali vogliono essere messi in condizione di poter fare bene e vedere diffuso ampiamente il proprio lavoro, esposto a un pubblico sempre maggiore. E’ un discorso un po’ più ampio e frequente tra gli addetti ai lavori, su cui servirebbe un’intervista a sé !
Ciao Simone, e grazie mille per la tua disponibilità ! Buon lavoro !!!
E per concludere, godetevi una corposa gallery in cui potrete ammirare tutta l’arte strabordante di Simone ! Vi invito inoltre a visitare il suo sito ufficiale, ricco di numerose altre illustrazioni e contenuti: www.simonebianchi.com