Catwoman n. 5 – Recensione Lion Comics
Pubblicato il 15 Settembre 2013 alle 10:00
Continua la run di Catwoman ideata dalla mitica sceneggiatrice di Daredevil: Ann Nocenti! Cosa succede alla Felina Fatale alle prese con gli orrori della Stanza Nera? Scopritelo in questo nuovo tp collegato agli eventi di Morte in Famiglia e alla nascita della Justice League of America!
Batman Universe n. 16 – Catwoman n. 5
Autori: Ann Nocenti (testi), Rafa Sandoval (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 9,95, 16,8 x 25,6, pp. 96, col.
Data di pubblicazione: settembre 2013
Da quando Judd Winick ha smesso di scrivere Catwoman, il comic-book dedicato all’affascinante Selina Kyle ha subito positivi cambiamenti. In fondo non c’è da stupirsi dal momento che a sostituire quello che considero uno dei peggiori scrittori del comicdom è stata chiamata Ann Nocenti, l’autrice più discussa e controversa del fumetto a stelle e strisce, ricordata per la memorabile ed eversiva run di Daredevil, la miniserie Longshot che Panini Comics sta per riproporre, la graphic novel The Inhumans e per la sua attività di editor della celeberrima Uncanny X-Men ai tempi gloriosi di Chris Claremont.
Ad essere onesti, Ann è discontinua e a volte realizza opere non esattamente all’altezza delle sopraccitate. È il caso, per esempio, dell’attuale Green Arrow, interessante ma mainstream nell’impostazione. O di Catwoman, appunto. La versione della Nocenti della sexy gatta ladra non è di scarsa qualità, intendiamoci, ma coloro che si aspettano l’analisi psicologica, l’introspezione, la cupezza e il pathos tipici della sua ispirazione e l’impegno socio-politico in chiave antagonista che caratterizzava certe sequenze di Daredevil o la story-line ragnesca di Life in The Maddog Ward rischiano di rimanere delusi. E manca pure la visionarietà che contraddistingueva il suo Kid Eternity.
Catwoman è una serie d’azione, ben concepita e divertente, e le trame hanno un ritmo veloce e coinvolgente. Forse è stata la DC a volerlo e la Nocenti si è adeguata. Tuttavia, c’è maggiore profondità nella sua Selina, se paragonata a quella di Winick. Già abituata a descrivere donne forti, sicure di sé e dalla personalità borderline (basti rammentare Typhoyd Mary), Ann descrive Selina come un’avventuriera che apprezza il brivido del furto, il pericolo, gli inseguimenti che sono gli unici elementi a renderla vitale. Ma non è priva di fragilità emotive: l’attaccamento che prova nei confronti del piccolo Milo lo dimostra; come lo dimostra l’affetto che nutre nei confronti dell’amica e complice Gwen; o l’attrazione che sente per il detective Alvarez e soprattutto per Batman.
In questo tp che include i nn. 16-19 della testata originale la tensione erotica tra la Felina Fatale e il Cavaliere Oscuro è palese e il vigilante di Gotham è descritto dalla Nocenti come la sola persona in grado di vincere le resistenze psicologiche di Selina, fondamentalmente amorale ma non priva di una sua etica, per quanto contraddittoria e dubbia. Dal punto di vista degli avvenimenti, la Nocenti conclude la story-line relativa alla misteriosa Stanza Nera dell’.A.R.G.U.S. piena di manufatti di natura occulta e inserisce la gatta in pieno DCU, collegando le trame a varie situazioni narrate in altri mensili. Un episodio è incluso nel contesto successivo al crossover Morte in Famiglia che sta sconvolgendo i comic-book della Bat-family e andrebbe peraltro letto dopo il n. 8 di Batman Inc.
Inoltre, la vita di Selina cambia radicalmente poiché entra a far parte della Justice League of America, il nuovo team di eroi impegnati in missioni che è un eufemismo definire rischiose. In questo caso, Catwoman è costretta a farsi internare all’Arkham Asylum per una serie di ragioni che verranno chiarite nel corso della storia e va da sé che non ci sarà nulla di piacevole per lei. La Nocenti gioca con vari personaggi DC, facendo apparire Martian Manhunter, Katana e Hawkman nonché villains come Mano Nera e Vortex e delinea un episodio intrigante che però continuerà nei nn. 2 e 3 di Justice League of America di prossima pubblicazione.
Questo quinto tp di Catwoman è quindi interlocutorio proprio a causa dei tie-in con altre serie e la Nocenti si è dovuta attenere ad avvenimenti impostati altrove; ma la lettura è piacevole e benché, va ribadito, Catwoman non possa essere messo sullo stesso piano di precedenti lavori della scrittrice, senz’altro più incisivi, è realizzato con professionismo. Un punto a favore della serie è dato poi dai dialoghi ironici e dai disegni graffianti e aggressivi di Rafa Sandoval.
Il penciler realizza belle versioni di Selina, visualizzandone abilmente il lato sensuale, caratterizzando con maestria Gwen, il detective Alvarez, l’intimidente e cupo Batman e le gang di ragazzi di strada che spacciano droga nei bassifondi e ricorrendo a un lay-out inventivo e cinetico, spesso valorizzato da tavole a doppia pagina di grande effetto. Catwoman non è un capolavoro ma nemmeno un prodotto da sottovalutare. È un fumetto onesto che mantiene ciò che promette: un sano passatempo.