Ryder on the storm – Recensione Comma 22

Pubblicato il 6 Settembre 2013 alle 12:00

Comma 22 ci propone un nuovo titolo per la collana American Style, un’opera noir dalle tinte horror che omaggia H.P. Lovercraft. Il progetto è scritto da David Hine e disegnato da Wayne Nichols entrambi affermati e di grande talento.

RYDER_sitoRyder on the storm

Autore: David Hine (Sceneggiatore), Wayne Nichols (Disegnatore)

Casa Editrice: Comma 22

Genere: Noir, Horror

Provenienza: U.S.A.

Prezzo: 15.00 €, 17×26, pp. 168, col.

Data di pubblicazione: Luglio 2013

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Ryder, il protagonista di questa storia, è un investigatore privato che viene ingaggiato da Katrina Petruska per indagare sul suicidio del suo ragazzo Michael Hudson, morto nella sua stanza in circostanze molto strane e dubbiose. Il cadavere infatti presenta più fori nel cranio, provocati con tutta probabilità da un trapano ancora acceso tra le mani della vittima. Subito la scena agli occhi del detective appare come assurda e inverosimile, parte a questo punto un’indagine più approfondita che vedrà Ryder esaminare più da vicino tutti gli elementi della scena senza tralasciare tutti i personaggi collegati alla vittima.

Un racconto noir che pian piano porta Ryder e il lettore dentro un vortice inestricabile, dove paura e terrore saranno gli elementi principali, una vera e propria discesa verso l’inferno cosparsa di sangue e violenza. Lo stesso Ryder incontrerà pericoli inaspettati, in un’avventura sinistra si troverà ad dover affrontare veri e propri demoni e strani mostri che nemmeno pensava potessero esistere, si alleerà con Charles Monk un esperto cacciatore di demoni che lo aiuterà a cacciare l’antico demone che sembra controllare tutta la città. Ma Ryder dovrà fare i conti anche con se stesso, un dualismo è connaturato in lui, prima di sconfiggere i nemici dovrà capire chi e cosa crea questo alter ego malvagio.

La storia non sembra brillare per originalità ma rimane comunque ben scritta e lineare, con una buona caratterizzazione dei personaggi e una discreta struttura narrativa. Il disegno che accompagna la storia è molto realistico, quasi pittorico, con una cura maniacale del particolare anatomico che rende tutto molto concreto e dona ai personaggi una serie di espressioni molto differenti e convincenti, vengono in questo modo lasciati da parte i fondali e tutto ciò che è superfluo, rimanendo comunque una visione molto gradevole fatta di grandi primi piani e con un ottimo senso della prospettiva. Poco belle da vedere sono le cornici bianche della maggior parte delle vignette, creano discontinuità cromatiche e sono poco piacevoli.

Un’opera che ferisce e turba il lettore con molto horror e splatter di origine Lovercraftiana. Imperdibile per gli amanti del genere.


Voto: 7

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