iZombie n. 4 – Recensione Lion Comics
Pubblicato il 1 Settembre 2013 alle 10:00
Si concludono le assurde e macabre vicende di Gwen Dylan, la ragazza zombie più carina e incasinata di Eugene nell’Oregon! Non perdete l’ultimo capitolo della strampalata saga Vertigo scritta da Chris Roberson e disegnata dal grande Mike Allred!
iZombie n. 4
Autori: Chris Roberson (testi), Mike Allred, J. Bone, Jim Rugg (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Genere: Horror
Provenienza: USA
Prezzo: € 17,95, 16,8 x 25,6, pp. 224, col.
Data di pubblicazione: agosto 2013
Dopo l’incredibile successo di The Walking Dead di Robert Kirkman tutte le case editrici americane hanno pubblicato fumetti imperniati sugli zombi e la DC non è stata da meno. In ambito Vertigo, per esempio, ha dato vita ad iZombie, originale serial che vede come protagonista la bella Gwen Dylan, ragazza alternativa di Eugene nell’Oregon che per una serie di circostanze è una morta vivente costretta a divorare cervelli umani per sopravvivere. Queste erano almeno le premesse iniziali del comic-book ideato da Chris Roberson che solo superficialmente può essere definito horror.
Gli elementi tipici della fiction orrorifica sono certamente presenti ma iZombie è divertente e ironico e va interpretato come piacevole presa in giro della narrativa terrificante e analisi critica delle suggestioni mediatiche e creative collegate all’universo giovanile alternativo. Lo spirito indie è presente e non mancano riferimenti al rock, ai programmi televisivi, agli stessi fumetti, e ogni personaggio è legato a un particolare aspetto dell’immaginario macabro. Inoltre Gwen non è l’unico elemento strano in città. Tra i suoi amici si contano infatti Ellie, una bellissima ragazza fantasma, e Scott, un ragazzo che si trasforma in una specie di terrier mannaro.
Dylan è poi innamorata del fascinoso Horatio, membro di un gruppo che dà la caccia alle creature paranormali, e in città si aggirano diverse vampire dalle pessime intenzioni, una scienziata pazza che interagisce con un cervello senziente e il misterioso e infido Amon, egiziano quasi immortale che da tempo trama qualcosa. Tutto sembra ruotare intorno alla venuta del terribile Xitalu, entità demoniaca degna di un racconto di Lovecraft che, sfruttando una congiuntura spazio-temporale, sta per conquistare il nostro mondo. Forse Dylan potrebbe essere, suo malgrado, la migliore difesa dell’umanità o almeno questo è quanto afferma Amon. Ma c’è da fidarsi di lui?
La situazione a Eugene è per giunta problematica dal momento che la cittadina non si è ripresa dall’invasione di zombi descritta nel tp precedente e in questo che include i nn. 19-28 del comic-book originale giungeranno i Presidenti Morti, la task-force governativa che si occupa di reclutare paranormali per ragioni non ancora del tutto chiare. Insomma, la carne al fuoco è molta e tra nerd fissati con i fumetti, appuntamenti romantici farseschi, vecchi incarnati in scimmie, donne leopardo e altre amenità, Roberson porta a compimento le trame e sottotrame che avevano reso iZombie intrigante. E i personaggi che a prima vista sembravano minori e trascurabili di colpo assumono un ruolo preciso nella story-line conclusiva.
Inutile specificare che si scopriranno i segreti riguardanti il passato di Gwen e dell’enigmatico Amon e la fine della saga ha un tono immaginifico e cosmico che stride un po’ con le ambientazioni pseudo-underground degli inizi. E si saprà per quale ragione Gwen ha scritto un diario in stile Bridget Jones e l’autore spiegherà persino il senso del titolo ‘iZombie’. Non latitano l’umorismo e i dialoghi sarcastici che avevano contraddistinto la serie e nel complesso il capitolo finale è soddisfacente. Mike Allred, disegnatore regolare del mensile, svolge un ottimo lavoro con la sua visione alla Liechtenstein dei classici archetipi horror mixata a influssi indie e il lay-out è inventivo e creativo come è lecito aspettarsi da lui. Due episodi sono invece illustrati dai disegnatori ospiti J. Bone e Jim Rugg che cercano di adattarsi allo stile pop della testata.
Bone è più affine ai cartoon ma è funzionale e apprezzabile e Rugg si rivela a suo agio in una storia che ha a che fare con gli ambienti rock legati al misticismo e all’esoterismo (e qui Roberson si diverte a fare accenni allo scrittore fantasy Michael Moorcock e alla band psichedelica Hawkwind). Forse iZombie non è al livello di altri gioielli Vertigo ma è stato un prodotto di ottima fattura e realizzato con professionismo. E di questi tempi non è poco.