Batman: Spaventapasseri Anno Uno – Recensione RW Lion

Pubblicato il 28 Agosto 2013 alle 16:00

RW Lion ci propone in un unico volume la vita del giovane Jonathan Crane, un uomo che sceglie la via dell’oscurità e della vendetta seminando terrore e morte nascondendosi dietro ad una maschera: Lo spaventapasseri. Batman e Robin dovranno affrontare le loro paure per poter giungere alla radice del problema e tentare di estirparla.

Batman: Spaventapasseri Anno Uno

Autore: Bruce Jones (Sceneggiatore), Sean Murphy (Disegnatore

Casa Editrice: RW Lion

Genere: Supereroi

Provenienza: U.S.A.

Prezzo: 10.95 €, 16.8×25.6, pp. 96, col.

Data di pubblicazione: Giugno 2013

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La storia che ci viene proposta tiene fede al disegno originale del criminale Lo Spaventapasseri. Il dottor Jonathan Crane viene cacciato dalla scuola per i suoi metodi di insegnamento un po’ troppo risolutivi e violenti, soprattutto quando vengono sviluppati i temi che riguardano la paura e l’angoscia. Ma Jones non si ferma qui, fa un salto nel passato e ci racconta come il giovanissimo Crane sia stato abbandonato da entrambi i genitori e come, in seguito, sia stato lasciato alle cure della sua bisnonna. Una vecchia signora che si divertiva a punirlo per futili motivi rinchiudendolo in una gabbia e facendolo beccare da interi stormi di corvi famelici che aveva addestrato ad attaccare le persone.

Una volta adulto decide di viaggiare verso Gotham per vendicarsi di tutto il male ricevuto, cominciando con dal suo vecchio collega, per finire poi con sua madre e suo padre. Su questo sentiero di sangue e vendetta Batman e Robin sono sulle sue tracce nel tentativo di fermare la strage il prima possibile, ma Batman come accade spesso in questi casi, vede nell’operato e nel vissuto del criminale se stesso, i punti in comune sono molti entrambi hanno avuto un trauma infantile che li ha obbligati ad indossare un costume che ha come principio quello di creare terrore e sgomento nelle persone con cui hanno a che fare, questo lo rende irascibile e furioso anche con il suo collega Robin. Al suo inseparabile amico non resta che comportarsi da psicologo e tentare di ridurre l’ossessione di Batman e placare la sua insicurezza.

I disegni di Murphy sono caratteristici e inconfondibili. Il suo tratto è molto marcato e pesante (molto cartoonesco), le sue vignette riflettono fedelmente azione e dinamicità, non c’è mai confusione nei movimenti e nei gesti, i fondali sono quasi sempre molto scarni o comunque molto essenziali come tutto ciò che non serve alla scena. Ma la sua grande forza sono, senza dubbio, i primi piani, le inquadrature ma soprattutto le prospettive. Raramente si riescono ad apprezzare delle inquadrature con prospettive effettivamente profonde e vincenti allo stesso tempo. Murphy riesce in tutto questo donando al racconto qualcosa di più reale che va in contrasto con lo stile marcato dei personaggi, forse per il dualismo realtà/fiction che si respira nei fumetti di supereroi.

Una storia gradevole ben scritta e ben disegnata, del magnifico universo del Cavaliere Oscuro.


Voto: 7 ½

terra-1in Terra uno. Batman

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