After Dark di Wesley Snipes e Peter Milligan – Recensione Comma 22
Pubblicato il 30 Agosto 2013 alle 11:00
Un fumetto dal sapore apocalittico nato dalla mente dell’attore Wesley Snipes, che ci porta in un mondo a metà tra Giudice Dredd e Pitch Black, con risultati molto deludenti.
After Dark
Autori: Antoine Fuqua e Wesley Snipes (soggetto), Peter Milligan (testi), Leonardo Manco, Jeff Nentrup (disegni)
Casa Editrice: Comma 22
Genere: Fantascienza
Provenienza: USA
Prezzo: € 15,00, Brossurato con alette, col.
Data di pubblicazione: Ottobre 2012
Si sa che la fantascienza è specchio della società ed in un momento così duro, tra crisi e instabilità mondiale, anche nella nona arte è tornata alla carica quella parte più pessimista della science fiction. Comma 22 ci propone una storia pubblicata dall’americana Radical Comics dal titolo After Dark con ai testi Peter Milligan e ai disegni Leonardo Manco e Jeff Nentrup.
In un futuro non troppo lontano, l’umanità vive barricata in megalopoli claustrofobiche, dove il malcontento popolare sfocia spesso in rivolte e violenze. Fuori dalle mura della città la situazione non è certo migliore: l’inquinamento ha oscurato il cielo, reso l’aria respirabile solo per poche creature mostruose e mortali e la paura del buoi non è più una fobia per bambini, ma una vera e propria psicosi di massa.
L’unica speranza è riposta in Angel, una specie di messia ormai perduto ma che in molto credono possa risollevare l’umanità. Tra questi c’è il Colonnello Brood, classico militare tutto d’un pezzo con un passato burrascoso che viene incaricato di formare un equipaggio e partire alla ricerca della salvatrice. Questi assolda Omar, un Beduino, uomini in grado di leggere le nuvole per orientarsi, che a sua volta porta con se Ana, un’affascinante guerriera, Monclare detto il Mostro, assassino di professione e Ronin, un surrogato di samurai. Dopo questa serie di clichè narrativi, il gruppo parte per la missione portandosi dietro anche due soldati, White e Jones, un medico di bordo e un pilota.
Si passa così ad un’ambientazione alla Pitch Black, che lascia subito spazio ad un disastro narrativo dopo l’altro. Le vicissitudini che l’equipaggio si trova ad affrontare sono mal descritte e frettolose, come se, per rientrare nelle pagine richieste, la storia sia stata tagliata. Anche lo sviluppo dei personaggi è sommario e noioso e già dalla presentazione è facile intuire chi farà una brutta fine. Come nei peggiori film di fantascienza, dove sono solo gli effetti speciali a riempire una storia altrimenti vuota, i disegni sono apprezzabili, ma qualche volta i volti dei personaggi risultano poco espressivi.
I testi di Milligan sono al di sotto delle sue capacità, probabilmente per il poco coinvolgimento dello scrittore inglese nel progetto, non essendo lui l’ideatore.
La cosa che più infastidisce di questo fumetto è che le premesse sono ottime, ma di pagina in pagina si vanno perdendo lasciando spazio solo a dozzinali soluzioni narrative e dialoghi senza mordente.
Una storia che sembra la sceneggiatura di un film di fantascienza con un budget stellare ma con poco contenuto, come tanti se ne vedono al cinema, forse anche perché tra gli ideatori di questo After Dark troviamo Wesley Snipes, che dovrebbe decisamente pensare a fare l’attore più che scrivere fumetti.