Recensione The Fountain l’albero della vita – Planeta DeAgostini
Pubblicato il 6 Ottobre 2010 alle 11:00
Autori: Darren Aronofsky (testi), Kent Williams (disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 15,95 16,8 x 25,7, pp. 176
Sin dagli anni ottanta, il fumetto americano si è fatto influenzare da stilemi narrativi e grafici extrafumettistici che resero quel particolare periodo uno dei più imprevedibili e innovativi della storia della sequential art, almeno per ciò che concerne il comicdom anglosassone. Autori come Frank Miller, oltre a collegarsi ai manga, inserirono una sensibilità hard-boiled nei testi, di evidente impronta letteraria. Lo stesso fece Alan Moore e così numerosi altri cartoonists.
Ma in quegli anni nacque anche la voga dei fumetti pittorici e, in questo particolare ambito, si distinsero artisti come Bill Sinkiewicz, John J. Muth, Dave McKean o i fratelli Hampton. Non intendo, però, essere equivocato, poiché non pretendo di metterli sullo stesso piano. Anche se caratterizzati da uno stile pittorico, appunto, erano e sono profondamente diversi nella sensibilità e nell’impostazione e ciascuno di essi è ovviamente dotato di uno stile personale. Ma fu grazie a loro se, spesso e volentieri, abbiamo avuto modo di ammirare albi le cui tavole potrebbero benissimo essere esposte in una galleria d’arte (come è effettivamente successo, peraltro).
E tra gli artisti abituati a dipingere bisogna includere anche il grande Kent Williams (che, forse, molti ricorderanno per la sua eccezionale versione di Wolverine nella miniserie Havok & Wolverine Meltdown, realizzata in coppia con John J. Muth). Williams, inoltre, ha evitato, quando ha potuto, strade commerciali (come nel caso della stupenda Blood) e le sue produzioni sono esposte regolarmente alla Merry Karnowsky Gallery di Los Angeles.
Il lettore potrà rendersi conto della sua bravura recuperando la graphic novel Vertigo The Fountain, scritta da Darren Aronofsky. Come affermavo all’inizio, il fumetto è ormai influenzato da varie forme espressive e Aronofksy ne è la prova, dal momento che si tratta di un regista, acclamato in particolare per L’Albero della Vita, forse la sua pellicola più conosciuta.
E The Fountain è una specie di versione a fumetti del film o, comunque, un suo accompagnamento. Leggendolo con attenzione, ci si accorgerà come la struttura dei testi e dei dialoghi sia, in effetti, di natura cinematografica. Inoltre, la trama si basa su molteplici livelli di narrazione, caratterizzati da diverse ambientazioni, sia fisiche sia temporali, che chiaramente rimandano alla scansione dei film.
La graphic novel narra le vicende di un uomo che intende salvare la donna che ama da una terribile situazione che, ovviamente, non svelerò per non sciupare la sorpresa a coloro che non l’avessero ancora letta. A questo scopo, compie un viaggio millenario nel tempo. La vicenda, quindi, si snoda su tre linee temporali: quella dei conquistador che affrontano il popolo dei Maya; quella del presente, imperniata su un medico; e quella di un futuro non meglio precisato, il cui character principale è uno scienziato intento a decodificare i segreti di una stella morente.
Come si può intuire, The Fountain è un mix di fantasy, realismo magico e fantascienza e l’unico difetto che posso riscontrare, nella scrittura di Aronofsky, è di aver forse insistito un po’ troppo con la complessità della story-line e un pizzico di semplicità in più sarebbe stato preferibile. Il libro è comunque da leggere anche solo per la parte grafica: Williams si sbizzarrisce con una molteplicità di stili, a seconda delle situazioni da illustrare: la parte sui conquistador è pittorica, con collegamenti all’espressionismo e a varie tendenze artistiche; nelle sezioni relative al presente, l’autore utilizza semplicemente le chine, con un’essenzialità molto efficace; le parti riguardanti il futuro, invece, sono caratterizzate da un curioso miscuglio di suggestioni creative, anche se prevale l’uso del pennino. Nel complesso, The Fountain è un esperimento valido, ben riuscito soprattutto visivamente.
Voto: 7