Justice League Dark n. 2 – Recensione
Pubblicato il 4 Agosto 2013 alle 09:00
Credevate di conoscere la Justice League Dark? Se la risposta è affermativa vi sbagliavate perché adesso arriva la nuova formazione del più bizzarro team di eroi dell’occulto del DCU in una story-line ideata dallo scrittore Jeff Lemire e disegnata da Mikel Janin!
Justice League Dark n. 2
Autori: Jeff Lemire (testi), Mikel Janin, Lee Garbett (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 9,95, 16,8 x 25,6, pp. 96, col.
Data di pubblicazione: luglio 2013
Con il reboot la DC ha introdotto molte novità e una di esse è costituita dalla nascita di uno strano team di personaggi legati al lato mistico/esoterico dell’universo di Superman, Batman e company e che in passato hanno ottenuto notevole consenso di pubblico e critica sia in ambito Vertigo che in quello generalista. Mi riferisco alla bizzarra Justice League Dark che ha reinserito character come John Constantine e Madame Xanadu nel DCU canonico. Non tutti hanno apprezzato l’idea ma nel complesso ho trovato il serial interessante e divertente.
L’assunto di fondo è semplice: esistono minacce che Superman, Flash o Wonder Woman possono tranquillamente affrontare. Ma che succede se le minacce sono di tipo occulto? Ci vuole una squadra di individui avvezzi alla magia e alla stregoneria ed è qui che interviene la Justice League Dark. In realtà, come hanno avuto modo di scoprire coloro che hanno letto il tp precedente, non esiste cameratismo tra i componenti del gruppo che peraltro non ha un nome vero e proprio. Lo sceneggiatore Peter Milligan che ha imbastito la story-line iniziale ha descritto le vicissitudini di anti-eroi riluttanti che si detestano a vicenda e si frequentano solo perché la splendida veggente Madame Xanadu ha percepito un pericolo imminente che potrebbe distruggere l’intera esistenza.
Ma in questa seconda uscita che comprende i nn. 9-11 del comic-book originale, nonché lo speciale numero zero che narra i retroscena del primo incontro tra l’incorreggibile Constantine e la sexy Zatanna, le cose cambiano. Bisogna chiarire che il tp va letto dopo il secondo volume di I Vampire che propone un crossover tra Justice League Dark e l’albo dedicato al tenebroso Andrew Bennett. In quel contesto la squadra ha aiutato il succhiasangue nella lotta contro il temibile Cain e tale decisione non è stata priva di conseguenze: lo psicotico Shade, infatti, è scomparso e Madame Xanadu ha ritenuto opportuno allontanarsi dal team.
Ciò non significa che non apparirà poiché le angosciose premonizioni che l’assillano non sono scomparse e la minaccia incombente si fa più vicina. E pare essere collegata ai Libri della Magia che i fan Vertigo conoscono. E se si parla di Libri della Magia può essere lontano il giovane Tim Hunter? Questa sequenza è scritta da Jeff Lemire, ormai uno degli autori di punta dell’odierna DC. Oltre a recuperare Tim, Lemire si diverte con altri concetti legati all’occultismo made in DC. Per esempio, la Justice League Dark avrà un quartier generale e cioè la Casa del Mistero che i lettori di Sandman ricorderanno. Ma Lemire va oltre facendo apparire Felix Faust, classico villain DC, qui in versione più inquietante del consueto, e si scoprirà qualcosa sulla cosiddetta Stanza Nera, da mesi citata in diverse serie.
Ma l’elemento più importante è dato dalla nuova formazione della squadra. Dopo il forfait di Shade e Madame Xanadu, infatti, si affiancano a Deadman, Zatanna e Constantine il vampiro Andrew Bennett, una ritrovata Black Orchid e il Dottor Mist (un character che faceva parte dei Global Guardians). Gli ultimi due sono collegati all’agenzia A.R.G.U.S. che qui gioca un ruolo importante e Lemire utilizza persino Steve Trevor, ex compagno di Wonder Woman, anche in questo caso in una versione più aggressiva e in linea con il DCU post-reboot.
Tra demoni, viaggi interdimensionali, incubi e situazioni deliranti, Lemire narra un mistery intrigante, con dialoghi ironici, e rispetto a Milligan delinea meglio i personaggi. Vale soprattutto per John Constantine che nelle sue mani si avvicina al bastardo cinico e infame che tutti amano (e a fare le spese della sua spudoratezza sarà Zatanna ma pure gli altri verranno biecamente manipolati dal mago inglese!). Le trame riguardanti i Libri della Magia, gli enigmi della Stanza Nera e il pericolo annunciato da Madame Xanadu si preannunciano quindi lunghe e articolate.
Il penciler Mikel Janin fa un ottimo lavoro, rappresentando in maniera egregia le atmosfere cupe e rabbrividenti della storia, visualizzando case oscure che sembrano uscite da un racconto di Lovecraft e dimensioni oniriche degne di un trip con maestria, ricorrendo a una composizione inventiva delle tavole e caratterizzando degnamente i personaggi. L’episodio illustrato da Lee Garbett è invece graficamente meno efficace, malgrado il penciler si riveli funzionale. Nel complesso, Justice League Dark è una buona serie e ha il merito di aver messo sotto la luce dei riflettori eroi DC che negli ultimi anni erano stati ingiustamente sottovalutati.