Il Figlio di Superman – Recensione RW-Lion
Pubblicato il 1 Agosto 2013 alle 16:00
Un mondo senza più Superman. Un adolescente alla scoperta dei propri poteri. Una serie che rivisita il mito del supereroe più famoso del mondo!
Il Figlio di Superman
Autori:Howard Chaykin, David Tishman, J.H. Williams III
Casa editrice: RW-Lion
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 13.95
Data di pubblicazione: marzo 2013
Superman è scomparso da anni, la Justice League è diventata una squadra governativa e Lex Luthor, assurto a eroe nazionale, domina in segreto l’America. Nel frattempo un gruppo terroristico ha adottato il nome il simbolo dell’eroe per firmare le proprie attività. Che fine hanno fatto verità, giustizia e sogno americano ora che non c’è il più grande campione della Terra a difenderli? L’unico a poter salvare la situazione, e svelare il segreto del genitore scomparso, è proprio lui, Jon Kent, il figlio di Superman, i cui poteri sono stati appena risvegliati da un’eruzione solare. Azione, intrighi, misteri e tradimenti si intrecciano in questo ipotetico futuro DC comics.
“Il figlio di Superman” ha l’innegabile merito di essere riuscito a proporre sotto una luce differente un eroe che ormai da molto tempo sembra subire il peso degli anni. E’ proprio il trascorrere del tempo, infatti, l’elemento attorno a cui ruota l’intera vicenda. Essa infatti, è non a caso ambientata in un futuro prossimo, come a voler trasferire all’interno della vicenda fumettistica quella distanza temporale che si è nel frattempo accumulata nel mondo reale da quel lontano 1932, anno della nascita editoriale del personaggio. Su questa distanza si innesta il conflitto, ormai evidenziato per anni da diversi autori, fra la “purezza” originaria del personaggio e il disincanto dell’epoca presente, ormai penetrato anche nelle storie a fumetti.
Conflitto che viene affrontato su diversi piani nella vicenda: quello sociopolitico, con il confronto fra un governo sceso a patti con la criminalità e un’organizzazione terroristica che pretende di perseguire gli interessi dei più deboli attraverso la violenza; quello generazionale, grazie allo scontro di idee e temperamenti fra Superman e il suo erede Jon; quello personale, rappresentato dalle diverse scelte degli altri personaggi.
Il chiaroscuro delle tavole, peraltro molto plastiche e poderose, di Williams III sembra sottolineare questa ambiguità di fondo che percorre l’intera vicenda, conferendole quasi una vena noir, senza però farle perdere le caratteristiche fondamentali della narrazione supereroistica. Peccato che il ritmo della narrazione, pur buono nel complesso, risulti a tratti eccessivamente accelerato, a scapito di una miglior caratterizzazione psicologica dei personaggi.
Un fumetto senza dubbio consigliato ai fan di vecchia data dell’uomo d’acciaio, dati gli originali spunti di riflessione presenti; ma che potrebbe anche far cambiare idea a chi ha sempre sottovalutato le potenzialità di questo personaggio.