Tex il grande! – Nicola Pesce Editore – Recensione
Pubblicato il 25 Luglio 2013 alle 11:00
Tre colpi che fanno centro. Primo colpo: un illustratore che mette tutto il suo bagaglio tecnico al servizio del racconto per immagini, calandosi così in profondità da riuscire ad ispezionare gli antri oscuri dell’inconscio e dell’anima. Secondo colpo: uno sceneggiatore dal valore inestimabile, prolifico e instancabile. Uno dei personaggi più conosciuti e più amati di sempre: Tex, il terzo colpo che sfonda il centro!
Tex il grande!
Autore: Claudio Nizzi (Sceneggiatore), Guido Buzzelli (Disegnatore)
Casa Editrice: Nicola Pesce Editore – NPE
Genere: Western
Provenienza: Italia
Prezzo: 24.00 €, 21×29, pp.256, b/n e Col.
Data di pubblicazione: Ottobre 2012
Ai boscaioli che lavorano per mister Thompson, accadono d’improvviso incidenti mortali provocati ad arte che spingono tutti quanti ad andarsene. La paura di essere uccisi non colpisce però Pat che è deciso a restare per difendere l’onesto padrone e sua figlia Jane dalle angherie della compagnia rivale dei fratelli Patterson. Così, il gigante buono chiede aiuto a Tex e Carson, che cominciano con l’occuparsi dell’avvocato Kafman, gettato giù dalle scale dell’albergo dei Thompson, e di un gruppo di sgherri, spazzato via nottetempo dopo un agguato! Ma i rangers si scatenano davvero quando i farabutti fratelli rapiscono Jane. Tra cazzotti, colpi di pistola e dialoghi scoppiettanti verrete trascinati fino al gran finale come in un fiume in piena. Travolgente.
Guido Buzzelli è il primo artista a creare un fumetto liberamente, senza limiti editoriali, sfruttando le sue grandi capacità di narratore e di illustratore dipingendo il suo mondo. Mondo che prende vita dentro di sé e che tenta in tutti i modi di uscire. Lo stesso autore sostiene che i suoi incubi lo trasformano in un qualcosa che lo modifica, rendendolo inerme e spaventato. Lui di rimando esorcizza i suoi demoni disegnandoli ritrasformandosi così in Buzzelli. Strano ma geniale.
Il suo inconfondibile stile è legato alla tradizione degli anni in cui il fumetto tendeva a tagliare il cordone ombelicale con il passato, viene così definito correntista di Goya perché entrambi amanti del connubio tra reale e irrazionale. Buzzelli infatti era in grado di raccontare la realtà deformandola e rendeva il fantastico molto reale. I suoi tratti energici e molto marcati esaltano il movimento rendendo la storia ancora più scorrevole e dinamica. Un pittore che per esprimersi sceglie il fumetto e la satira perché con questi strumenti può comunicare liberamente il suo messaggio canzonatorio e triste, reale e brusco. Una rappresentazione alterata dell’umanità con i suoi pregi e tutte le sue debolezze. Oscuro, ossessivo, inquietante, rappresenta come suo solito, questa storia di Tex che risulta semplice ma efficace
Una pietra miliare che viene finalmente riproposta e valorizzata con una versione deluxe di grande formato arricchito da due approfondimenti di Matteo Stefanelli e Gianni Brunoro nonché da una serie di schizzi e disegni preparatori a colori e in bianco e nero di Buzzelli, finora inediti. Un classico delle storie di Tex, un episodio che esprime tutta l’essenza, le situazioni, i temi, le ambientazioni che hanno conquistato e continuano a conquistare generazioni di lettori.