Lloyd Singer, Primo Ciclo – 001 Edizioni – Recensione
Pubblicato il 22 Luglio 2013 alle 11:00
Lloyd Singer, Primo Ciclo proposto nel nuovo formato deluxe ideato per le pubblicazioni legate alla collana 001 France è una spy story violenta e dal ritmo incalzante che sono convinto vi coinvolgerà.
Lloyd Singer, primo Ciclo
Autore: Luc Brunschwig (Sceneggiatore), Olivier Neuray (Disegnatore)
Casa Editrice: 001 Edizioni
Genere: Spy Story
Provenienza: Francia
Prezzo: 18.00 €, 19X26, pp. 144, col.
Data di pubblicazione: Novembre 2012
Lloyd Singer, un bambino orfano che si è fatto carico di molte responsabilità, tra le quali proteggere e provvedere alle sue sorelle, alla sua nonna di origine russa e cercare di sopravvivere in una giungla urbana fatta di bulli e di scriteriati, è oggi un uomo dall’aspetto inoffensivo, pacifico e banale che non lascia trasparire nessun sentimento. Impiegato amministrativo presso una sede distaccata del F.B.I., ha una grande capacità di comprendere appieno lo stato d’animo altrui, sia che si tratti di gioia che di dolore, una virtù appresa dalla sua esperienza di vita. Essendo in grado di comprendere in modo immediato i pensieri e gli stati d’animo delle altre persone, i suoi superiori lo ritengono idoneo per proteggere le uniche testimoni del traffico internazionale pornografico che vede coinvolte una bambina, Dolly, e sua madre Zena: russa scappata dal suo paese di origine e approdata in America in cerca di fortuna.
Le cose non andranno però nel migliore dei modi, il destino ha progetti ben diversi per la neomamma Zena, che si ritroverà perseguitata da violenza e immoralità. Lloyd soltanto sarà in grado di stabilire un contatto con Zena che non si fida ormai di nessuno e tenta di fuggire da tutto e da tutti. Riuscirà in qualche modo a farsi accettare anche dalla piccola Dolly grazie alla sua spiccata empatia e alla strana e oscura amicizia che lo lega ad un personaggio di nome Makabi che vigila sulla città proteggendo i deboli e i bisognosi, una sorte di finto eroe che però agisce concretamente.
Una spy story ben scritta, nella quale ci ritroviamo catapultati prima in una cittadina del Richmond con il suo quartiere ebraico, per poi passare alla Russia per un’indagine sul traffico di prostituzione e di pornografia. Il ritmo è decisamente incalzante e coinvolgente, anche se i balloon sono molto carichi, non noterete nessun rallentamento nello scorrere della pagine, grazie anche al fatto che le illustrazioni si inseriscono molto bene nella storia. Disegni molto puliti e lineari che non perdono di personalità e non distolgono l’attenzione.
Molto interessanti risultano le gesta di Makabi che pur non essendo il vero fulcro della narrazione, racchiude in sé una simbologia di rivincita sulla vita e sulle oppressioni. Un simbolo di speranza, con pochi fronzoli e con una ridicola maschera. Un significato semplice che avvisa il lettore su quanto ognuno di noi può fare per aiutare il prossimo e facendoci riflettere sulla parola supereroe e l’importanza che sta dietro un simbolo.
Un’ottima lettura che offre in appendice tutte le cover originali dei tre volumi racchiusi in questo primo ciclo. Rimaniamo in attesa del secondo.