Recensione Luna Park – Magic Press
Pubblicato il 5 Ottobre 2010 alle 10:27
Autori: Kevin Baker (testi), Danijel Zezelj (disegni)
Casa Editrice: Magic Press
Provenienza: USA
Prezzo: € 14,00 17 x 26, 168 pp.
Come ho già avuto modo di affermare recensendo L’Alcolista, Signor Nessuno o Stitches, la letteratura disegnata a stelle e strisce, specie nel campo solitamente definito ‘graphic novel’ ha raggiunto livelli di qualità e di dignità espressiva e letteraria notevoli. E un’ulteriore prova di ciò è data dal meraviglioso Luna Park, one shot Vertigo meritoriamente proposto dalla romana Magic Press.
Dal punto di vista dei testi, Luna Park rappresenta l’esordio ufficiale nel mondo dei comics di Kevin Baker, autore di numerosi romanzi, messosi in luce nel panorama letterario statunitense in particolare con Dreamland. Dotato di uno stile di scrittura poetico, caratterizzato da notevole inventiva e fantasia, Baker ha deciso di avvicinarsi al fumetto con Luna Park.
E si può dire che l’esordio non poteva essere dei migliori. La storia, va subito chiarito, inizia in maniera semplice ma, man mano che si procede nella lettura, ci si renderà conto che il plot è complesso e richiede attenzione. In un vortice narrativo che potrei definire, se non post-moderno, senz’altro Avant-Pop, Baker ci presenta Alik, un uomo che vive a Coney Island, là dove un tempo si trovava un leggendario luna park. Ex soldato dell’esercito russo, Alik, una volta giunto negli Stati Uniti, si è ridotto a lavorare come scagnozzo per un malavitoso di Brooklyn.
In questo contesto, conosce Marina, una splendida prostituta che, tra le altre cose, imbroglia i creduloni leggendo loro i tarocchi e che è tormentata da un passato doloroso. Se è per questo, anche quello di Alik non è idilliaco e i due, anime alla deriva in un mondo spietato, iniziano una storia. Per giunta, Alik, forse per ignorare angosciosi ricordi della sua esistenza in Russia, incomincia a fare uso di droga.
L’inizio di Luna Park potrebbe senza dubbio essere definito noir, con l’insistenza sulle vicende malavitose che vedono coinvolti Alik e un’umanità allo sbando: sicari, mafiosi, ricattatori, prostitute; e anche le ambientazioni fanno pensare alle atmosfere di tanta narrativa hard-boiled: bische, bordelli, bar di quart’ordine. Ma Luna Park non è solo questo.
Infatti, in un susseguirsi di flashback, la storia presto si dipana in altre direzioni e la graphic novel in questione si trasforma in un fumetto di guerra che di certo non dispiacerebbe a Garth Ennis; e non mancano nemmeno situazioni oniriche e visionarie, nelle quali i simboli dei tarocchi e il passato ancestrale della Russia giocano un ruolo estremamente importante.
I testi e la storia sono ottimi; ma Luna Park deve moltissimo ai disegni dell’eccezionale Danijel Zezelj, il disegnatore, tra le altre cose, di Loveless. È il grande artista croato che, con il suo tratto ombroso e dark, valorizzato dai colori di Dave Stewart, riesce a rappresentare le squallide scene di vita a Brooklyn, le atmosfere fumose dei locali malfamati, lo squallore dei bordelli, la violenza delle esecuzioni; ma anche la claustrofobica angoscia delle trincee nella guerra in Cecenia, delle fredde steppe russe o dei paesaggi deliranti immaginati da una mente resa folle dalla droga. Per non parlare delle espressioni facciali dei personaggi, di impronta cinematografica, a tratti iperrealista, pregne di significati impliciti. Insomma, Luna Park è uno degli esiti creativi migliori di Zezelj. Questa è, a mio modesto parere, una proposta di elevata qualità e bene ha fatto la Magic Press a proporla al pubblico italiano.
Voto: 8