I Nuovissimi X-Men n. 1- Recensione Marvel Now!
Pubblicato il 8 Luglio 2013 alle 16:00
Gli eroi del domani…provengono dal passato? Al via una nuova epopea mutante, destinata a cambiare per sempre il destino del Marvel Universe; alle redini della testata un team artistico d’ eccezione: Bendis/Immonen.
I Nuovissimi X-Men n. 1
Autori: B.M. Bendis, Stuart Immonen, Simon Spurrier, Tang Eng Huat
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: Stati Uniti, 17×26, S., 80 pp., col.
Genere: Supereroi
Prezzo:3.50
Anno di pubblicazione in Italia: 2013
Quale testata meglio incarna il concetto di Ri(e)voluzione espresso dal Marvel Now? Sebbene la risposta non sia né facile né agevole, stante i validissimi titoli partoriti dall’operazione, è probabile che la scelta ricadrebbe proprio sulla “Nuovissima” incarnazione dei figli dell’atomo.
Il motivo? Perché essa esprime appieno il significato più profondo di questa brillante operazione editoriale. La testate infatti è affidata al demiurgo dell’universo Vendicativo, B.M. Bendis (che curerà anche Uncanny X-Men, in uscita a Settembre ) e il bravissimo Stuart Immonen.
Il compito affidato a Bendis è tutt’altro che facile: rilanciare l’universo mutante, in occasione del 50esimo anniversario dalla sua nascita, rendendolo più accessibile ai nuovi lettori, con una strizzata d’occhio ai fan di vecchia data.
La scelta non poteva che ricadere sul Deus ex-machina dei Vendicatori, che tra alti e bassi, seppe rilanciare nel 2004 un brand ormai morente, per poi portarlo in cima alle classifiche di vendite.
Il modus operandi di Bendis risulta intelligibile e piacevole: onde evitare di impelagarsi in un sottobosco di morti e rinascite, con un abile stratagemma, polarizza l’attenzione su un quintetto per eccellenza: i cinque X-Men originali, prelevati dal passato, per essere condotti ai giorni nostri da un disperato Henry McCoy.
La catarsi dei figli dell’atomo avviene in uno dei momenti più disperati della loro storia: il leader degli X-Men, Charles Xavier, è morto (per mano del suo figlio putativo) e l’ isteria anti-mutante sta toccando livelli storici. L’ unico baluardo, l’ultimo presidio è rappresentato dalla Jean Grey School che diverrà ben presto il teatro della narrazione.
Questi primi due episodi ci offrono un Bendis in stato di grazia; ciò che indubbiamente stupisce di più è la maestria con la quale l’autore di Cleveland tratteggia le reazioni dei vari protagonisti della testata, non lesinando spassosi siparietti comici che vedono spesso come protagonista l’Uomo Ghiaccio (tanto quello presente che quello proveniente dal passato)
La parte grafica è curata da un Immonen spettacolare, che vanta un’ abilità nello storytelling impressionante. La costruzione della tavola si presta benissimo ad uno storia piena di colpi di scena e dal ritmo serrato
In appendice troviamo X-Men Legacy V2. Protagonista della testata non è più la bella Rogue, bensi l’erede biologico del defunto Xavier, David “Legione” Heller. Spurrier costruisce una storia incentrata sulle difficoltà che quest’ultimo affronta nello gestire le sue molteplici personalità; compito che appare pressappoco impossibile quando lo stesso Legione pare avvertire la dipartita del padre.
Due ottimi capitoli iniziali, caratterizzati dal tratto sporco e confuso di Huang che ben raffigurano il caos ed il tormento delle personalità di Legione