Rasl vol. 2 – Recensione Bao Publishing
Pubblicato il 3 Luglio 2013 alle 11:30
Arriva il secondo volume di Rasl, inquietante e intrigante saga fantascientifica dell’autore di Bone, il grande Jeff Smith! Cosa accade al ladro d’arte interdimensionale alle prese con sicari rettiliani, bambine spettrali e cospirazioni governative? Scopritelo in questo nuovo capitolo!
Rasl vol. 2
Autore: Jeff Smith (testi e disegni)
Casa Editrice: Bao Publishing
Genere: Fantascienza
Provenienza: USA
Prezzo: € 12,00, 21 x 30, pp. 120, b/n
Data di pubblicazione: aprile 2013
Che Jeff Smith sia uno degli autori più inclassificabili e anticonvenzionali del panorama fumettistico statunitense è cosa nota ma non mi aspettavo da lui un’opera poliedrica come Rasl, attualmente giunta al secondo volume grazie all’encomiabile Bao Publishing. Forse ero suggestionato dalle atmosfere di Bone, il fumetto che l’ha reso celebre, e quindi non prevedevo di leggere un serial dai toni fantascientifici con elementi di paranoia e di tensione come appunto Rasl.
Chi è Rasl? È un ladro interdimensionale. Grazie a un congegno che gli consente di viaggiare e attraversare varie dimensioni parallele oltrepassando una non meglio identificata Faglia, ruba opere d’arte per conto di avidi collezionisti. Questa è almeno la verità ufficiale (o una delle tante) ma l’identità e gli scopi di Rasl non sono affatto chiari. Con una serie di riusciti flashback, nel volume precedente Smith ci aveva rivelato che il character era uno scienziato impegnato in un progetto riguardante le dimensioni parallele che aveva avuto una burrascosa relazione con la moglie del suo collega. Tuttavia, i primi episodi erano semplicemente serviti a Smith per fissare le premesse della story-line e devo ammettere che la seconda uscita è di gran lunga superiore.
Le cose infatti si complicano. Rasl continua a viaggiare attraverso le dimensioni. C’è inoltre una specie di killer dalle fattezze rettiliane che ha pessime intenzioni nei suoi confronti e adesso pure alcuni elementi dei servizi segreti americani iniziano a giocare un ruolo rilevante nella trama. Per giunta, Smith inserisce un’importante tematica, in precedenza solo accennata, e cioè quella relativa alle teorie di Nikola Tesla, uno dei più grandi e visionari scienziati della storia. Per una serie di circostanze Rasl è in possesso dei diari segreti di Tesla e in questi diari si potrebbero scoprire informazioni cruciali.
In un’atmosfera che risente della fantascienza neurotica e alienante di Philip K. Dick, Smith si sbizzarrisce con paradossi temporali, digressioni su Tesla e la sua incredibile biografia, bambine spettrali dalle origini enigmatiche e situazioni che sembrano uscite da un episodio di X-Files. Rasl è in effetti un’intrigante saga sci-fi contaminata da stilemi thriller e spionistici, avvincente, ben scritta e ben concepita. I testi di Smith sono secchi e stringati con dialoghi che fanno pensare alla tradizione hard-boiled con echi delle pellicole noir hollywoodiane e piacerà ai cultori della fiction di genere.
Ma Rasl è valido pure dal punto di vista dei disegni. Il tratto di Smith può spesso risultare lievemente cartoonesco ma nel caso specifico tale aspetto è smussato. Con un bianco e nero incisivo, Smith realizza tavole che in certi momenti mi fanno pensare, fatti i debiti distinguo, agli esiti espressivi dell’underground americano.
Si rivela a suo agio nelle sequenze d’azione che rivelano un taglio di evidente matrice cinematografica così come in quelle più tranquille e il cartoonist rivela particolare attenzione nei confronti degli sguardi che esprimono, a volte in maniera più esplicita delle parole, le emozioni che animano i protagonisti. Non mancano influssi dell’estetica gotica (viene citato il romanzo Frankenstein e la sua versione cinematografica) e nelle pagine imperniate su Tesla, Einstein ed altri importanti esponenti del pensiero scientifico occidentale lo stile di Smith si fa più fluido e lezioso. Tutto ciò contribuisce a rendere quindi Rasl imprevedibile.
In poche parole, tanto per restare nell’ambito del catalogo Bao, posso affermare con un certo margine di sicurezza che Rasl di Smith, al pari di Rachel Rising di Terry Moore e di Saga di Brian K. Vaughan, è una delle proposte fumettistiche più valide e interessanti degli ultimi tempi e sarebbe davvero un delitto lasciarselo sfuggire.