Kagemaru Den. La leggenda di un ninja Vol.1 di Sanpei Shirato – Recensione Hazard Edizioni
Pubblicato il 3 Luglio 2013 alle 17:30
Hazard Edizioni pubblica in Italia una delle grandi opere del maestro Shirato in un’edizione monumentale.
Kagemaru den. La leggenda di un ninja vol.1
Storia e Disegni: Sanpei Shirato
Casa Editrice: Hazard Edizioni
Provenienza: Giappone 1959 (10 volumi serie conclusa).
Target e Genere: Seinen, Arti marziali, Storico
Prezzo: € 30,oo 14×20, 776 pp., b/n., B. con sovraccoperta a col.
Data di pubblicazione: Marzo 2012
L’epoca Sengoku, l’era dei Paesi combattenti – metà XV° secolo fino alla fine del XVI° – con i suoi scontri, le sanguinose guerre, governatori e signorotti feudali senza scrupoli è l’ambientazione storica che fa da sfondo alle disavventure di Kagemaru, protagonista di Kagemaru den. La leggenda di un ninja, opera manga del grande maestro Sanpei Shirato. Ninja astuto e ambiguo, grazie alle sue abilità shinobi, Kagemaru aiuterà i numerosi personaggi che popolano la storia, a raggiungere l’indipendenza e l’agognata libertà.
Tra il 1560 e il 1582, il Giappone è sconvolto da uno dei momenti più turbolenti della sua storia: la mancanza di un’autorità centrale riconosciuta favorì da una parte l’ambizione dei vari daimyo (signorotti locali) che non perdevano occasione per sfruttare ogni possibilità di ampliare i propri confini scatenando continue piccole guerre, dall’altra una presa di coscienza dei contadini, che vivendo in condizioni di perenne carestia, organizzarono una serie di rivolte soffocate spesso nel sangue con inaudita ferocia.
Kagemaru, si mette a capo della resistenza delle leghe contadine e insieme ad un gruppo di fedeli ninja tenterà strenuamente di combattere il potere imperiale e delle potestà feduali, fino a scontrarsi con il leggendario Nobunaga Oda.
Questo manga potrà spiazzare il lettore moderno abituato a tavole molto ben definite, disegni quasi perfetti e tecniche di combattimento futuristiche: Sanpei Shirato lo disegna infatti sul finire degli anni ’50, e lo destina, per la storia complessa, la crudeltà e la violenza contenuta nelle tavole, a un pubblico adulto. Ciononostante, non può certo definirsi un’opera retrò o sorpassata. Tutt’altro: le scene di lotta cruente, le tecniche d’astuzia usate dai protagonisti, vi conferiscono un tono dinamico e molto intrigante che appassionerà pagina dopo pagina.
Gli eroi descritti stupiscono per la loro intelligenza e per i poteri che possiedono che sembrano quasi trascendere l’umano. Kagemaru non rappresenta altro che la voglia di riscatto di quegli anni in cui la corrente filocomunista invadeva piazze e menti giovanili. Il riscatto dal ricco, la riappropriazione dei terreni, sono tutti messaggi subliminali – ma non troppo – che l’autore lancia attraverso la sua storia.
La presenza del mangaka è vivissima anche nei commenti in prima persona con cui interviene a ogni fine capitolo per spiegare o introdurre nuove avventure e personaggi. Il suo è un punto di vista interno alla trama e onnisciente: le domande con cui stuzzica il lettore sono una chicca di altri tempi.
Il tratto è molto ruvido e, come già detto, le scene descritte sono particolarmente cruente: innumerevoli le decapitazioni e abbondantissimo il sangue versato. Ne esce comunque un ritratto assolutamente realistico e suggestivo che cattura e fa riflettere il lettore.
A tratti la trama sembra aggrovigliarsi e se non fosse per i puntuali interventi dell’autore, sarebbe molto facile perdere il bandolo della matassa. Forse l’unica pecca di questa opera monumentale: la descrizione accurata di una storia e di un mondo troppo lontani dalle dinamiche di quello occidentale.
Tutto sommato però, consigliatissimo a chi è intrigato dal misterioso mondo dei ninja e dalla magica epoca Sengoku. Prezzo – voluminoso come il tomo – più che giustificato.