Samurai vol. 1 – Il Cuore del Profeta – Recensione Panini Comics
Pubblicato il 17 Giugno 2013 alle 16:00
Vi piacciono le storie di samurai? Allora non potere perdere questa nuova proposta targata Panini Comics! Seguite le drammatiche e avvincenti vicissitudini di Takeo in un Giappone pieno di pericoli! Arti marziali e misticismo in un capolavoro di area bd: tutto questo è Samurai!
Samurai vol. 1 – Il Cuore del Profeta
Autori: Jean-Francois Di Giorgio (testi), Frédéric Genet (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Genere: Avventuroso
Provenienza: Francia
Prezzo: € 13,00, 19,5 x 26, pp. 96, col.
Data di pubblicazione: marzo 2013
Che l’immaginario del Sol Levante abbia influenzato l’ispirazione di creativi appartenenti a culture differenti da quella nipponica è un dato di fatto e il mondo del fumetto non è rimasto ai margini di tale tendenza. Di conseguenza non è strano avere a che fare con opere non giapponesi che presentano tematiche e ambientazioni che a prima vista potrebbero sembrare tipiche di un manga.
È il caso per esempio di Samurai, splendida saga di provenienza bd scritta dall’esperto Jean-Francois Di Giorgio e disegnata dall’eccezionale Frédéric Genet e ora tradotta da Panini Comics.
La scelta della casa editrice modenese non è sbagliata poiché Samurai è da annoverare tra i migliori fumetti mai realizzati negli ultimi anni, contrassegnato da una story-line appassionante e complessa (ma sempre leggibile e comprensibile) e ricca di azione, pathos, violenza, momenti introspettivi e colpi di scena. Piacerà sicuramente agli estimatori della letteratura disegnata di area francofona ma pure gli amanti dei manga avranno pane per i loro denti.
Come è facile intuire dal titolo, la saga immaginata da Di Giorgio è imperniata sulla malinconica figura di un giovane samurai, Takeo, guerriero misterioso che non conosce il suo passato. Sin dal principio, dunque, i temi della ‘quest’ e della ricerca di se stesso sono dominanti e contribuiscono a suscitare curiosità nei confronti di questa affascinante figura. Ma le ricerche, come ci insegna la fiction, spesso ne implicano altre e Takeo, in compagnia di un farsesco aiutante, rimane coinvolto in un complotto ai danni dell’imperatore ordito da colui che assume il ruolo ufficiale di villain della saga, l’infido generale Akuma.
Ma esistono altri particolari che contribuiscono a fare della story-line un prodotto avvincente e ben concepito. Ci sono misteri legati ad alcuni artefatti; si parla inoltre di un’enigmatica profezia e di un segreto orribile ad essa connesso e per giunta vari personaggi paiono ossessionati da un non meglio identificato Tredicesimo Profeta che, lo si intuisce subito, avrà un ruolo importante nei prossimi volumi.
Parecchi character danno poi la caccia a una ragazza che per una serie di circostanze accompagna Takeo nel suo viaggio e i motivi di ciò sono un altro essenziale dettaglio della trama. Di Giorgio narra una splendida storia di onore e di coraggio, dosando abilmente i momenti introspettivi con quelli basati sulla violenza e l’azione, scrivendo testi intensi ed espressivi e a tratti non privi di ironia.
La descrizione del Giappone del periodo Meiji è accurata e da questo punto di vista l’autore si dimostra certosino e la mentalità nipponica è descritta con profondità. In poche parole, Di Giorgio non si è avvicinato a una cultura diversa dalla sua con superficialità e questo è un altro aspetto positivo di Samurai che è giusto evidenziare. Per quanto concerne la parte grafica, Frédéric Genet ha svolto un lavoro incredibile. Il suo stile è realistico nell’impostazione e rientra a pieno titolo nei canoni visivi del fumetto bd.
Ma è ammirevole la precisione dei dettagli. Basti pensare agli interni delle dimore dell’Imperatore o a quelli dei monasteri.
Le pagine ambientate nei paesaggi oscuri e tenebrosi del Giappone, ostili e intimidenti, hanno un’indubbia valenza suggestiva e il penciler caratterizza abilmente ogni personaggio. Takeo evoca tormento interiore; il suo aiutante esprime goffaggine e simpatia; i cattivi hanno sempre qualcosa, specialmente nello sguardo e nella piega delle labbra, che fa intuire la loro natura perversa; e i personaggi femminili sono ora delicati e sensuali senza mai cadere nella volgarità ora inquietanti come nel caso di tre spietate assassine che inseguono il protagonista.
Le sequenze d’azione sono uno dei punti di forza di Samurai e in questo caso Genet rivela una cineticità mozzafiato enfatizzata da una costruzione della tavola incisiva (ed è stato forse tale aspetto a spingere la Marvel a tradurre questo fumetto negli Stati Uniti). Insomma, Samurai è una proposta da non trascurare e merita di occupare un posto di riguardo nella vostra libreria.