I Campioni n. 2 – Marvel Collection Special – Recensione
Pubblicato il 16 Giugno 2013 alle 15:00
Arriva il secondo volume dedicato a una delle più intriganti serie Marvel degli anni settanta, i Campioni, e stavolta è il turno degli episodi illustrati dal grande John Byrne in una delle sue prime prove alla Casa delle Idee! Non perdete le avventure del primo supergruppo di Los Angeles!
Marvel Collection Special – I Campioni n. 2
Autori: Bill Mantlo (testi), Bob Hall, John Byrne, George Tuska (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 6,50, 17 x 26, pp. 156, col.
Data di pubblicazione: maggio 2013
Per molto tempo gli X-Men e i Vendicatori pur agendo in un universo condiviso hanno avuto pochi incontri e negli anni settanta e ottanta gli autori Marvel preferivano delineare story-line che prevedevano pochissimi collegamenti tra le due squadre. Ora le cose sono cambiate e dopo i recenti sviluppi di AVX si sa che la netta distinzione tra i team è più formale che sostanziale. In passato comunque tra i ranghi degli Avengers non erano mancati i mutanti, a cominciare da Quicksilver e Scarlet Witch, nati proprio sulle pagine di X-Men, proseguendo poi con la Bestia.
E nella seconda metà dei seventies la Casa delle Idee varò un mensile che in un certo qual modo anticipò la situazione attuale, imperniato su una squadra di supereroi che poteva essere considerata un mix di X-Men e Vendicatori. Mi riferisco a The Champions, comic-book dalla breve vita che non ottenne grandi riscontri di vendite ma fu ricordato come una delle proposte più intriganti della Marvel. L’ideatore fu Tony Isabella che aveva in origine pensato a un serial incentrato su Angelo, Uomo Ghiaccio e Golia Nero. Ma si optò per una formazione diversa e più accattivante. La particolarità dei Campioni era data dal fatto che le storie si svolgevano a Los Angeles e non a New York come per la maggior parte dei comic-book Marvel. I Campioni quindi erano i supereroi ufficiali della California.
Oltre all’Uomo Ghiaccio e all’Angelo, provenienti dagli X-Men, Isabella usò la Vedova Nera e il principe della forza Ercole che avevano avuto un ruolo importante nella leggendaria run di Avengers scritta da Roy Thomas. E va da sé che tali character implicavano legami con vicende del passato riguardanti le due squadre. Lo sceneggiatore aggiunse poi il macabro Ghost Rider che a prima vista poteva sembrare fuori posto e le storie parvero funzionare.
Panini Comics ha già pubblicato i primi otto episodi della serie e ora è il turno dei nn. 9-17 che costituiscono la conclusione del serial. Queste avventure sono importanti per vari motivi. Alla macchina da scrivere non c’è più Isabella ma Bill Mantlo che inserì i Campioni in contesti peculiari. Prima di tutto chiarisce qual è lo scopo essenziale del team. I Campioni non sono solo i difensori di Los Angeles ma agiscono a favore dell’uomo comune. Tale idea avrebbe dovuto portare Ercole e compagni a vivere situazioni meno fantasiose e immaginifiche di quelle presenti in altri mensili Marvel. Inoltre, tra i membri del gruppo c’è scarsa armonia.
La Vedova Nera, infatti, ufficialmente leader dei Campioni, non sempre riesce a imporre le sue linee guida a causa della misoginia di Ercole. Tra Angelo e Uomo Ghiaccio non corre buon sangue, malgrado il comune passato negli X-Men, e quest’ultimo è da tutti considerato un ragazzino immaturo. Ghost Rider non è accettato dai compagni e non riesce ad integrarsi. Mantlo inserisce Golia Nero, alias Bill Foster, altro character introdotto nelle storie dei Vendicatori e collegato ad Henry Pym (era il suo assistente), e la russa Stella Nera, ex criminale. Ma ci sono anche Occhio di Falco, Hulk, la Bestia, tanto che per certi aspetti The Champions sembra in effetti anticipare gli odierni sviluppi Marvel.
E non mancano i cattivi. Accanto a villain quasi dimenticati come Swarm o il Generale Kaa appaiono celebrati criminali come il Dr. Destino, Magneto, Titanium e altri e Mantlo si richiama ad eventi verificatisi nei comic-book Marvel Team-Up e Super Villain Team-Up. Le storie hanno toni fantascientifici e pur risentendo delle convenzioni degli anni settanta risultano tuttora piacevoli.
Inoltre questi episodi vanno segnalati per l’aspetto grafico. A parte i primi due illustrati da Bob Hall, dal tratto legnoso e grezzo, va tenuto presente che questa sequenza di The Champions costituisce una delle prime convincenti prove del grande John Byrne. Con il suo stile plastico e fluido, Byrne realizzò versioni suggestive della Vedova Nera, di Ercole, dell’Uomo Ghiaccio e degli altri personaggi e molte delle situazioni illustrate preludono a quelle che realizzerà su Uncanny X-Men insieme a Chris Claremont. In quel periodo John, oltre ai Campioni, disegnava Iron-Fist e Marvel Team-Up e tutte e tre le serie fungono da anticipazione alle immortali produzioni targate X che lo faranno entrare nel gotha degli artisti più amati e apprezzati.
La storia conclusiva è invece disegnata da George Tuska, mitico penciler di Iron Man, che non raggiunge i livelli di raffinatezza di Byrne ma realizza un buon lavoro e Mantlo ne approfitta per rievocare personaggi provenienti dal passato dei pupilli del Professor X e cioè le Sentinelle, Unus, Blob, lo Svanitore e Lorelei. Insomma, se oggi X-Men e Vendicatori sono ormai parte della stessa cerchia non dobbiamo stupirci. I semi erano stati gettati in una serie all’epoca sottovalutata. Una serie che potrà piacere agli amanti delle atmosfere vintage.