Per Gli Oscuri Sentieri di David B – Recensione
Pubblicato il 13 Giugno 2013 alle 16:00
Arriva finalmente in Italia uno dei capolavori del grande David B: Per Gli Oscuri Sentieri, graphic novel onirica e surrealista tradotta da Bao Publishing! Seguite le vicende di Gabriele D’Annunzio e i suoi Arditi nel 1920 a Fiume! Quando fumetto, arte e storia si uniscono in un connubio ben riuscito: tutto questo è Per Gli Oscuri Sentieri!
Per Gli Oscuri Sentieri
Autore: David B (testi e disegni)
Casa Editrice: Bao Publishing
Genere: Surrealista
Provenienza: Francia
Prezzo: € 16,00, 19 x 26, pp. 128, col.
Data di pubblicazione: gennaio 2013
Scrivere questa recensione mi crea non poche difficoltà e non perché Per Gli Oscuri Sentieri, graphic novel realizzata da uno dei maestri indiscussi del fumetto europeo, David B, non mi sia piaciuta, tutt’altro, e non perché non la consideri valida. Ma semplicemente perché quest’opera è talmente piena di rimandi, citazioni culturali, particolari narrativi che provocano innumerevoli spunti di riflessione che è difficile darne un’idea. O almeno è difficile per me. Potrei cavarmela consigliando a tutti di leggerla ma tale opzione non può essere presa in considerazione e cercherò di fare quindi del mio meglio.
Innanzitutto è arduo definire il volume dal punto di vista del genere di appartenenza. C’è indubbiamente un substrato storico, considerando che la vicenda si svolge a Fiume nel 1920 e specificamente nel periodo in cui il poeta Gabriele D’Annunzio, coadiuvato dai suoi Arditi, aveva cercato di instaurare una rivoluzione. David B. dimostra di essere accurato e inserisce notizie e informazioni che contribuiscono a chiarire quello che è lo sfondo dell’azione. Ma non mancano elementi noir, rappresentati da un gruppo di malavitosi; influenze delle storie di spionaggio e convenzioni romance, dal momento che una parte preponderante della trama è imperniata sulla tormentata storia d’amore tra un giovane e sensibile rivoluzionario e un’affascinante cantante.
Per giunta, non si può considerare Per Gli Oscuri Sentieri realistico poiché il surrealismo, con tutte le suggestioni visionarie e oniriche che comporta, il dadaismo e in generale le avanguardie storiche giocano un ruolo rilevante nella story-line. David B. delinea una trama corale, utilizzando personaggi realmente esistiti come D’Annunzio e altri inventati, intrecciando le vicende in una cornice visuale che ha la valenza di un sogno. Per giunta, si rilevano riferimenti all’esoterismo. Lauriano, il giovane innamorato della bella Mina, vagheggia un mondo lontano, una dimensione popolata da esseri superiori che può far pensare ai concetti della Teosofia resi noti da Madame Blavatsky.
E non mancano altre tematiche: lo yoga, per esempio; il misticismo in voga negli ambienti delle avanguardie artistiche europee; la cocaina; la sensibilità decadente; l’aggressività della concezione estetica futurista e così via.
Malgrado la presenza di questo denso background storico/creativo, David B. narra un racconto comprensibile, contrassegnato da un ritmo avvincente e non ci sono mai momenti che potrebbero essere definiti noiosi. Per giunta, i testi hanno una liricità encomiabile e i dialoghi la profondità di un romanzo.
Ma Per Gli Oscuri Sentieri non sarebbe un gioiello se non ci fosse l’aspetto grafico ad impreziosirlo ulteriormente e bisogna ammettere che l’autore ha svolto un lavoro eccellente. Il suo tratto non è naturalistico e sfocia nel grottesco, senza però cadere nel caricaturale fine a se stesso. Ciò che lascia senza parole è la versatilità delle scelte espressive.
Ci sono collegamenti al futurismo, ai quadri espressionisti, all’estetica dada e i personaggi sono caratterizzati in maniera peculiare: D’Annunzio è quasi macchiettistico nell’impostazione (a volte pare uscire da una tavola di Sergio Tofano), Mina è delicata e maliziosa, Lauriano ha un’allure tipica dell’estetismo, i criminali che popolano Fiume fanno smorfie simili a quelle delle figure dei quadri di Grosz e così via.
Il lay-out poi è inventivo. David B. alterna vignette dalla costruzione classica ad altre che basano la propria forza visuale su un dettaglio. Per esempio, la cifra 1920 che determina la divisione dei riquadri di un’intera tavola. In un’altra l’immagine di un treno svolge una funzione analoga. E ci sono illustrazioni a tutta pagina che rivelano l’influenza dell’avanguardia sovietica, del futurismo o del surrealismo alla Dalì. In poche parole, Per Gli Oscuri Sentieri è un libro da non trascurare nonché un perfetto mix di fumetto e arte. Da provare.