Supergirl 4946 Vol.1 di Takeshi Azuma – Recensione GP Manga
Pubblicato il 12 Giugno 2013 alle 11:00
GP Manga propone al pubblico Supergirl 4946, esilarante manga fuori dalle regole e da ogni misura standard!
Supergirl 4946 vol.1
Storia e Disegni: Takeshi Azuma
Casa Editrice: GP Manga
Provenienza: Giappone 2009( 6 volumi serie conclusa).
Target e Genere: Shounen, azione, Sci-fi, sentimentale
Prezzo: € 4,40, 11,5×17,5, 192 pp., b/n., B.
Data di pubblicazione: Giugno 2013
Se è vero che Omnia vincit amor, può la stessa massima applicarsi a due innamorati divisi da una differenza di altezza di quasi 50 metri? Il simpatico manga di Takeshi Azuma, proposto dalla GP Manga, fornisce una risposta a questo interrogativo raccontando della storia d’amore che coinvolge una ragazza alta 49 metri e 46 centimetri e il ragazzo più basso della scuola.
“Le ragazze sono straordinarie, hanno un ottimo profumo… sono dolci. Se una tipa così dovesse sorridermi sarai pronto a fare qualunque pazzia”. Quando Nakoto Tobita, giovane studente, formula questo pensiero non può certo immaginare che di lì a poco quel sorriso gli verrà rivolto davvero, seppur con modalità inconsuete.
Tobita è il ragazzo più basso della sua scuola e con l’inseparabile amico Jinguji è alla costante ricerca dell’anima gemella; mentre però l’amico è molto popolare perché di gusti originali, lui passa completamente inosservato nonostante i grandi gesti di cavalleria di cui spesso si rende protagonista. Un giorno la scuola che frequenta viene attaccata da un mostro e Tobita, coinvolto in prima persona, viene salvato in extremis dall’intervento di una ragazza dotata di poteri particolari che si innamora di lui a prima vista e gli si dichiara. Peccato che abbia un’ingombrante particolarità: è alta ben 49 metri e 46 centimetri!
Ma cosa ci fanno sulla terra un mostro e una ragazza gigante?
La fantasia dell’autore ci racconta di una lotta decennale segreta che la terra sta combattendo contro gli extraterrestri, avvalendosi dell’aiuto delle forze ONU e della NATO, nonché della cosiddetta Categoria D, formata da esseri umani dotati di superpoteri della quale fa parte Mana Eimiya, la ragazza gigante protagonista dell’opera.
Ovviamente, sulle prime Tobita non può accettare l’amore di Mana ma dopo l’iniziale shock del ragazzo e dei suoi compagni, una volta venuta a galla la verità sulla guerra che i governi mondiali stanno mandando avanti, Mana finirà con l’essere accettata e ben voluta da tutti, Tobita compreso.
Il volume – il primo di sei – si chiude con una situazione di suspence che invoglia il lettore a scoprire come si evolverà questa particolare storia nei numeri successivi.
“Supergirl 4946” si rifà a un film di fantascienza del 1958 intitolato “Attack of the 50 foot woman”, adattandone la trama in stile shounen manga. Nonostante non sia una storia originale, l’ambientazione e i personaggi coinvolti giocano un ruolo chiave nel divertire il lettore e appassionarlo alla vicenda. La storia è raccontata dal punto di vista di Tobita, e per gli amanti del genere shounen rappresenta una sorta di carta vincente. Lui e l’amico sono irresistibili, così come le loro interazioni con Mana.
Le scene che ritraggono il faccione della ragazza gigante che fa capolino dalla finestra della classe di Tobita fanno sorridere e allo stesso tempo riflettere. Commedia degli equivoci e delle esagerazioni a parte, il tema di fondo dell’opera di Azuma è quello della diversità e di tutte quelle difficoltà che il diverso deve affrontare per riuscire a farsi accettare da tutti.
Qualcosa che è più grande di noi e che ci sovrasta, mette paura, suscita diffidenza. Ma il più delle volte dietro a un volto straniero o a una persona di cultura diversa dalla nostra, si nasconde una individualità speciale. Mana è infinitamente diversa e uguale a noi. È dotata di poteri eccezionali e lotta per la salvaguardia dell’umanità, eppure si innamora e sogna come qualsiasi adolescente. L’amore che non conosce confini questa volta li valicherà vincendo una prova durissima e dimostrando che può davvero vincere su tutto.
Dal punto di vista artistico il manga è poco incisivo: se comparati agli ultimi lavori che trattano lo stesso argomento e le stesse “dimensioni” – impossibile non accostarlo all’immenso Shingeki no Kyojijn – i disegni risultano approssimativi e poco dettagliati. Alcune scene topiche sono rappresentate in modo un po’ scarno e opaco e non risaltano come dovrebbero.
In linea generale “Supergirl 4946” può comunque dirsi un manga discreto che si legge con leggerezza e pur non arrivando a toccare vette eccelse ha il suo bel significato e regala anche qualche buon insegnamento.