Young Justice n. 1 – Recensione Lion Comics
Pubblicato il 9 Giugno 2013 alle 09:00
Ritorna la linea for kids della DC con una serie dedicata a Young Justice, il team di superadolescenti del DCU alle prese con il Joker e le terribili macchinazioni del Progetto Cadmus, rivolta a un pubblico di lettori di tutte le età!
Young Justice n. 1
Autori: Art Baltazar, Franco, Kevin Hopps, Greg Weisman (testi), Mike Norton, Christopher Jones (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 9,95, 14 x 21, pp. 160, col.
Data di pubblicazione: aprile 2013
Da diversi anni la DC ha pubblicato a più riprese serie mensili dedicate alle versioni animated dei suoi personaggi più popolari con una grafica che ricorda quella dei cartoni animati. Sebbene tali prodotti siano ufficialmente rivolti a un pubblico di lettori mediamente più giovani di quelli che seguono i comic-book canonici, non si tratta di albi necessariamente infantili nei toni. Per ciò che concerne testi e sceneggiature non ci sono tante differenze significative tra la linea for kids e quella mainstream. Lo sanno coloro che hanno a suo tempo letto Batman Adventures che ha dato il via al fenomeno ed è stata apprezzata anche da autori del calibro di Grant Morrison.
In precedenza Bao Publishing e Panini Comics avevano tradotto qualcosa di questo particolare settore editoriale ma ora lo fa pure RW-Lion con il primo numero di Young Justice. Si tratta appunto di un serial che si rivolge a lettori più giovani ma è altresì godibile da coloro che apprezzano le testate DC generaliste. Intendiamoci, non è una proposta innovativa o rivoluzionaria; abbiamo a che fare con un comic-book di intrattenimento che mantiene quello che promette e cioè un sano passatempo. Gli autori inoltre si sono divertiti utilizzando numerosi character del DCU in chiave cartoon ma non molto dissimili dai modelli originari.
Questo albo include i primi sette episodi del serial, compreso quello del numero zero, che fungono da introduzione alla squadra. Young Justice è composta dai sidekick che aiutano i giustizieri DC. Ci sono Robin che però ha problemi con il suo mentore Batman; lo sfrontato Kid Flash; il tormentato Aqualad; l’aliena Miss Martian (che sembra essere il fulcro di potenziali vicende sentimentali) e Superboy. Quest’ultimo gioca un ruolo importante poiché la sua presenza è legata alle macchinazioni del Progetto Cadmus che ha pessime intenzioni nei confronti del team e di Superman.
L’azione inizia proprio con i grossi calibri Superman, Batman, Flash e gli altri componenti della JLA alle prese con una decisione importante. Devono permettere a Robin e compagni di agire in maniera autonoma, considerando la loro giovane età e i rischi a cui potrebbero andare incontro? Naturalmente i nostri super adolescenti intendono operare con o senza il permesso della JLA ma la situazione non è facile e alla fine si raggiunge un compromesso: quando la più grande squadra di supereroi d’America avrà bisogno di aiuto si avvarrà dell’assistenza dei membri di Young Justice. Nel frattempo costoro dovranno essere guidati e monitorati dall’esperto Red Tornado.
Ma i giovani eroi se la vedranno comunque con il Joker, con gli sgherri del Progetto Cadmus e altri villain. Pur mantenendosi su registri narrativi semplici e commerciali, gli scrittori Baltazar, Franco, Hopps e Weisman delineano story-line divertenti e godibili caratterizzando in maniera azzeccata le psicologie dei personaggi: Robin è riservato e solitario; Kid Flash è il classico sbruffone esuberante; Superboy è confuso e malinconico; Aquaman ha diverse spigolosità caratteriali e Miss Martian possiede la tipica finta ingenuità di un’adolescente maliziosa.
Alle matite ci sono Mike Norton e Christopher Jones che chiaramente illustrano gli episodi con uno stile cartoon ma nel loro genere si dimostrano indubbiamente efficaci, realizzando tavole contrassegnate da un forte senso del movimento e caratterizzate da un lay-out inventivo. Jones in particolare si diverte a rielaborare in modo personale le convenzioni grafiche dei cartoni animati degli anni quaranta (è evidente soprattutto nei flashback riguardanti le origini di Robin) filtrate però da influssi di Jerry Robinson. Ribadisco che Young Justice non è un fumetto innovativo ma è realizzato con professionismo.