The Spirit di Mark Schultz e David Hine – Recensione Bao Publishing
Pubblicato il 6 Giugno 2013 alle 16:00
Il progetto Firstwave continua e stavolta è il turno di Spirit, l’immortale creazione del maestro della letteratura disegnata Will Eisner! Non perdete le nuove avventure del giustiziere narrate da Mark Schultz e David Hine e illustrate da Moritat!
The Spirit vol. 1
Autori: Mark Schultz, David Hine (testi), Moritat (disegni)
Casa Editrice: Bao Publishing
Genere: Noir
Provenienza: USA
Prezzo: € 14,00, pp. 178, col.
Data di pubblicazione: gennaio 2013
La DC negli ultimi mesi sta facendo parecchio parlare di sé sia per il reboot che ha coinvolto i vari character appartenenti al suo affascinante universo narrativo sia per molte scelte editoriali che possono essere interpretate in maniera positiva o negativa a seconda dei punti di vista. Tuttavia, tra le numerose iniziative da giudicare con favore c’è la Firstwave.
Questa linea di prodotti è imperniata su fumetti pulp e noir e si concentra in prevalenza su personaggi che l’etichetta statunitense gestisce su licenza, tutti più o meno legati a una dimensione hard-boiled. Tra le poche eccezioni c’è Batman che però è diverso da quello del DCU canonico. Le altre creazioni coinvolte nel progetto sono Doc Savage, l’Uomo di Bronzo che già in passato ha avuto versioni a fumetti targate Marvel e DC, The Avenger, vigilante legato a un immaginario da dime novel e soprattutto Spirit, immortale creazione di colui che è una leggenda dell’arte sequenziale, Will Eisner.
L’importanza di Spirit e di Eisner nella storia del fumetto americano è innegabile. Creato nel 1940 per la Quality Comics, Spirit, alias Denny Colt, era un poliziotto che la malavita credeva morto e agiva come combattente del crimine indossando una mascherina e spacciandosi per uno spettro. Coadiuvato dal fido aiutante di colore Ebony, alleato del commissario Dolan e innamorato della figlia di quest’ultimo, la bella Ellen, Spirit visse avventure memorabili, ancora oggi considerate capolavori, in una perfetta sintesi di hard-boiled e suggestioni supereroiche.
Ciò che però rese la saga di Spirit fondamentale fu la tecnica narrativa di Eisner e l’impostazione dello story-telling. Entrare nel dettaglio è impossibile nello spazio angusto di una recensione ma vi basti sapere che Eisner è ritenuto il padre del moderno comic-book e coloro che hanno avuto modo di leggere quelle storie sanno a cosa alludo.
Da alcuni anni la DC ha ottenuto l’utilizzo del personaggio e oltre a ristampare le storie di Eisner ha realizzato una serie regolare di ottima fattura affidandola a Darwyn Cooke (disponibile nel catalogo Panini) ma ora ha deciso di inserire Spirit nell’ambito Firstwave. Bao Publishing che ha l’esclusiva di questa linea editoriale ha presentato i primi prodotti e abbiamo quindi avuto modo di vedere Danny Colt interagire con Batman, Doc Savage e gli altri personaggi.
Qualcosa è cambiato, tuttavia. Per esempio, Ebony non è più un farsesco ragazzino di colore (in era politically correct non è più concepibile) ma un’aggressiva ragazza afroamericana abile nello scontro fisico. Il commissario Dolan è sempre presente e lo stesso vale per Ellen che in questo caso però ha una personalità più forte.
Questo volume presenta i primi sette episodi di Will Eisner’s The Spirit, comic-book che rispetta la natura e le caratteristiche originarie del personaggio inserendole in un contesto più al passo con i tempi.
I tre capitoli iniziali sono imperniati sulla figura di un inquietante killer, la splendida Angel Smerti. A scrivere i testi c’è il bravo Mark Schultz che opta per toni noir e hard-boiled di impronta chandleriana, intensi e suggestivi. A Central City, città in cui agisce Spirit, il crimine dilaga a causa del misterioso Octopus, feroce e spietato boss (che non vedremo mai) che ha imposto a tutti il suo regime di terrore. Ma Spirit gli dà filo da torcere e tocca dunque ad Angel Smerti cercare di eliminarlo.
Schultz riprende un elemento tipico delle storie di Eisner, quello relativo alle splendide e infide femme fatales che popolavano la serie negli anni quaranta. Le donne di Will non erano passivi angeli del focolare ma donne intelligenti e perfide, in grado di sedurre un Danny Colt notoriamente sensibile al fascino di Eva. Schultz riprende quindi questo cliché, senza stravolgerlo, costruendo una story-line avvincente, drammatica, ricca di tensione e pathos, alleggerita da un tocco di ironia.
Gli altri episodi sono invece scritti da David Hine che al noir e all’hard-boiled è abituato. Anche lui svolge un ottimo lavoro delineando una story-line cruda e a forti tinte imperniata sul tema della droga. Il terribile Octopus si è infatti reso responsabile dello spaccio del Gelo, una nuova, letale sostanza stupefacente che sta prendendo piede tra i giovani privilegiati dei college.
Hine descrive abilmente i torbidi ambienti del vizio e della devianza, costruendo una trama perfetta, dal ritmo serrato e con un livello di tensione che non cala mai. A disegnare ogni capitolo è il bravissimo Moritat che molti sicuramente già conoscono per le storie di Jonah Hex pubblicate su All Star Western.
In questo caso, però, Moritat fa un lavoro di caratura superiore. Il suo tratto crepuscolare, dark e graffiante è perfetto per le atmosfere noir di Spirit e il penciler si rivela abile ed efficace sia nelle sequenze d’azione che in quelle più riflessive, talvolta ricorrendo a una costruzione inventiva della tavola e collegandosi a un’impostazione grafica vagamente forties. Il disegno è inoltre valorizzato dai colori cupi di Gabriel Bautista che contribuiscono a rendere ancora più angosciose le situazioni narrative immaginate dagli autori.
A mio modo di vedere, questo è finora il volume migliore tra quelli Firstwave finora usciti e vale certamente un tentativo. Da non perdere.