ITALIANS DO IT BETTER ! n.1 – Intervista a Marco Checchetto
Pubblicato il 28 Maggio 2013 alle 13:30
MangaForever intervista per voi i talenti del disegno italiani che hanno sfondato anche all’estero ! Iniziamo con il grande Marco Checchetto !!!
Ciao Marco, e benvenuto su MangaForever ! Possiamo dire ormai che sei diventato una delle “punte di diamante” della Marvel, visto che continua a farti lavorare senza sosta, per di più su alcune delle più importanti serie della casa editrice. Puoi raccontarci in due parole com’è avvenuto il tuo primo approccio con la Casa delle Idee e qual è stato il primo incarico che ti hanno assegnato ?
Ciao a tutti!!! Grazie per i complimenti! Lavoravo alla serie Teenage Mutant Ninja Turtles per le Edizioni San Paolo quando il mio editor mi offrì di disegnare una serie italiana dedicata a Spider-Man per Il Giornalino. Entusiasta lavorai tutta la notte ad una tavola di prova perché il giorno dopo avremmo incontrato i vertici della Panini per proporre il progetto. La tavola piacque molto, così Francesco Meo e Marco M. Lupoi la mostrarono a qualche editor Marvel. Dopo qualche giorno mi contattò Andy Schmidt (allora curatore delle testate degli X-Men) che mi affidò una piccola storia di Deadpool per Marvel Comics Presents. Il mio primo incarico.
Prima che diventasse il tuo lavoro seguivi i fumetti Marvel ? E adesso ci sono serie che riesci ancora a seguire regolarmente, sia Marvel che non ?
Ero, sono e sarò per sempre un Marvel-zombie. Compro moltissimi fumetti, cerco di leggere di tutto anche solo per tenermi aggiornato. Credo sia una condizione necessaria per poter essere un bravo fumettista.
Anche qui in Italia è giunta a conclusione la serie del Punitore scritta da Greg Rucka, di cui hai curato la parte grafica per la maggior parte degli episodi. Hai avuto molta libertà creativa nel realizzare questa serie ? Anche il nuovo look di Frank Castle è tutta farina del tuo sacco ?
Greg è uno sceneggiatore molto preciso, le sue pagine sono ricche di dettagli. Leggere una sua sceneggiatura è quasi come leggere un piccolo romanzo. Ad ogni modo avevo assoluta libertà nella parte grafica, ci aiutava sicuramente il fatto di avere gli stessi gusti e le stesse idee per il personaggio.
Il look del personaggio è mio, si. Per quanto riguarda il teschio sul petto, volevo che fosse artigianale (come mostrato in una vignetta di The Omega Effect) e non una maglietta stampata. Per quanto riguarda barba e bende è andata così: Greg voleva un salto temporale dopo lo scontro con l’Avvoltoio. Una pausa per far capire ai lettori che Punisher è un uomo, non un supereroe. Voleva dare a Frank il tempo di guarire dalle ferite, soprattutto quelle all’occhio, seriamente compromesso nello scontro. Nella storia intitolata “100 giorni dopo”, quindi, abbiamo deciso di fargli crescere barba e capelli. A questo punto, essendo un appassionato della serie di Metal Gear Solid, ho deciso di dare a Frank il look alla Big Boss. All’inizio doveva essere temporaneo, poi abbiamo deciso di tenerlo come “marchio” della nostra gestione. Non è un caso che l’ultimo mio lavoro per la serie sia stato la copertina di Punisher War Zone 5, che mostra Frank con il suo look originale… come dire: “Ecco, noi abbiamo finito, ve lo riconsegniamo come ce lo avevate dato!”
Sei rimasto legato in qualche modo al personaggio del Punitore ? Ti è dispiaciuto che la serie sia finita o sei stato contento di poter affrontare nuove sfide ?
La serie mi piaceva moltissimo. Purtroppo è stata chiusa sul più bello. Mancavano almeno un anno e mezzo di storie per chiudere l’idea originale di Greg. Sarei rimasto volentieri per tutta la durata della serie, poi la vita si è messa di mezzo e non sono nemmeno riuscito a fare Punisher War Zone, a causa di gravi problemi familiari.
Un altro personaggio a cui sei sicuramente molto legato è Spider-Man, visto che hai curato diversi numeri di The Amazing Spider-Man e adesso sei al lavoro su Avenging Spider-Man. Dobbiamo aspettarci un approccio diverso per questa serie rispetto a quanto abbiamo già visto su Amazing ?
Spider-Man è il mio personaggio preferito ed è il motivo che mi ha spinto a diventare fumettista. L’approccio diverso sta tutto negli anni che sono passati. Ora sono sicuramente un disegnatore migliore, ho cambiato stile e sono più sicuro dei miei mezzi.
C’è un personaggio dei fumetti che ti piacerebbe particolarmente disegnare e uno invece che proprio non sopporti ?
Spider-Man rimane sempre la prima scelta e quindi per il momento sono apposto. Qualsiasi personaggio Marvel va benissimo, li amo praticamente tutti. Allargando il discorso ad altre case editrici… prima o poi mi piacerebbe lavorare su Batman e Superman, Nathan Never, ma anche un Flash Gordon oppure fumetti basati su alcuni film tipo Alien, Star Wars o Terminator, e ovviamente impazzirei per poter fare un comic book su Metal Gear Solid. Un personaggio che proprio non sopporto non c’è… diciamo che non mi sento portato per fumetti umoristici o particolarmente noiosi. Ecco, non proponetemi fumetti con pagine e pagine di “talking heads”, mi uccidereste !
Quali sono gli artisti che hanno ispirato maggiormente il tuo tratto o quelli che comunque ammiri di più ?
Sono sicuramente John Romita Jr. e Rick Leonardi. In tempi recenti ho amato alla follia gli Ultimates di Mark Millar e Bryan Hitch.
So che sei un grande appassionato anche di cinema e videogames. Cosa pensi delle varie commistioni tra questi media e il fumetto ? Generalmente ti convincono o sono al di sotto delle tue aspettative ?
Sono quasi sempre al di sotto delle mie aspettative. I videogiochi al cinema sono tutt’ora un disastro. Per quanto riguarda i fumetti le cose vanno meglio, ma stanno diventando troppi e il più delle volte come dicevo sono deludenti. Le cose non funzionano molto bene nemmeno nel senso opposto. Non mi vengono in mente grandi serie a fumetti derivanti dal cinema e dai games. Sono tre media che vanno più o meno a braccetto ormai, ma c’è ancora molta strada da fare.
Cosa pensi della situazione del fumetto in Italia ? Ti piacerebbe tornare a lavorare su un progetto completamente italiano ?
Vorrei che si producessero cose diverse, che gli editori si cimentassero con più generi e formati, ma da questo punto di vista siamo messi maluccio. Mi piacerebbe molto fare qualcosa per l’Italia e ci sto pensando da anni…. Avevo “in cantiere” una serie di Zombie insieme a Stefano Vietti da circa 4 anni, ma abbiamo deciso di abbandonarla. Ormai è un’idea vecchia e di Zombie ce ne sono fin troppi. Adesso sto lavorando ad altro, ma dovrei trovare l’editore giusto.
Puoi anticiparci qualcosa sui tuoi progetti futuri ? Ci saranno altre serie su cui ti vedremo prossimamente, a parte Avenging ?
Posso solo dire che al momento sono al lavoro su Superior Spider-Man Team-Up. Sorry. :D
Grazie per la disponibilità, Marco ! Continua a portare alto il nome dell’Italia anche negli States ! ;-)
Grazie a voi, farò tutto quello che posso, anzi di più !
E per concludere, rifatevi gli occhi con la meravigliosa arte del nostro Marco Checchetto, in questa galleria d’immagini che comprende alcune tavole, bozze e cover da lui realizzate !!!
ITALIANS DO IT BETTER non finisce qui! Prossimamente altre interviste esclusive ad artisti italiani che sono riusciti ad esportare il loro talento anche all’estero! Restate sintonizzati…. ;-)