Erotico Nero: Recensione
Pubblicato il 13 Dicembre 2011 alle 10:15
Una raccolta di storie erotiche dai toni crudi e horror realizzate da vari autori del comicdom italiano caratterizzata da un provocatorio mix di lirismo, visionarietà e trasgressione, pubblicata da Absolute Black
Erotico Nero
Autori: Susanna Raule, Valentino Sergi, Adriano Barone (testi), Simone Buonfantino, Dario Viotti, Valentino Biagetti (disegni)
Casa Editrice: Absoluteblack
Provenienza: Italia
Prezzo: € 4,90, 17 x 24, pp. 80, b/n
Data di pubblicazione: ottobre 2011
Quando ho a che fare con un film, un romanzo o un fumetto a tematica erotica sono sempre incuriosito ma anche combattuto; questo perché l’erotismo, come qualsiasi altra pulsione umana, si presta ovviamente ad essere utilizzato in ambito artistico; tuttavia il rischio di realizzare un’opera fine a se stessa, imperniata quasi esclusivamente sulla rappresentazione e la descrizione esplicita di atti sessuali è elevato. E avevo tale perplessità prima di leggere Erotico Nero, volume della Absoluteblack che, come è facile intuire dal titolo, affronta, appunto, il tema dell’erotismo.
Per giunta, si tratta di un’antologia e le antologie sono spesso discontinue poiché non tutti gli autori che vi partecipano sono allo stesso livello e l’eterogeneità, sia stilistica sia qualitativa, è uno dei tratti dominanti di questo genere di prodotti. Tuttavia, l’albo in questione aveva fatto parlare di sé in rete e nemmeno a Lucca Comics è passato inosservato e di conseguenza ho ritenuto opportuno esaminarlo.
Erotico Nero include tre storie auto-conclusive, realizzate da autori del panorama fumettistico nazionale, e bisogna ammettere che il progetto è pregevole. L’erotismo è naturalmente presente ma va di pari passo con un tocco di crudeltà e devianza che può sconcertare; e non mancano gli intenti provocatori.
Il volume si apre con Proserpina e il Principe Nero. Scritto da Susanna Raule, in principio può trarre in inganno il lettore, considerando che l’atmosfera e l’ambientazione della storia sono decisamente fantasy. La bella principessa Proserpina giunge in un regno governato da un saggio sovrano, in cerca di aiuto (chi leggerà saprà il motivo). In suo soccorso arriva il bel figlio del re ed è a questo punto che l’erotismo inizierà a permeare la narrazione.
Susanna Raule si collega agli stilemi della fiaba, con echi di Shakespeare, dei miti di Prospero e Proserpina e delle convenzioni fantasy. Ma il pregio dell’autrice è stato quello di comprendere che l’erotismo è innanzitutto un fatto mentale e psicologico e, in effetti, l’inconscio dei personaggi è l’elemento preponderante della vicenda. Vicenda, peraltro, narrata con uno stile elegante, lirico e poetico, influenzato dal romanticismo e dal gotico, che rende Proserpina e il Principe Nero un gioiello. I disegni del bravo Simone Buonfantino ben visualizzano le fantasie oniriche della Raule e il penciler si dimostra abile nella costruzione della tavola e nella caratterizzazione dei personaggi.
Con Paolo & Francesca tutto cambia. La trama è ambientata ai giorni nostri e, se volessimo riassumerla, scriveremmo che è la storia di un ragazzo che ha difficoltà a fare sesso con le ragazze. Ma, in verità, qui non abbiamo cliché e luoghi comuni. Paolo, il protagonista, ha un handicap che non lo rende attraente. Va da sé che il sesso riesce a farlo ma non c’è nulla di scontato. Lo sceneggiatore Valentino Sergi scrive una vicenda crudele, con qualche influsso di De Sade, e gioca piacevolmente con il classico tema del patto demoniaco, realizzando un curioso mix di intimismo, erotismo e horror, sebbene a volte indulga troppo sull’aspetto meramente sessuale del racconto. Anche in questo caso, i disegni, appannaggio di Dario Viotti, sono ben realizzati, e il tratto del penciler è fluido e di gran classe.
L’albo si chiude con Tipologie di Un Amore Fantasma: Lydia Schneeman ed è certamente il contributo più estremo. Chiarisco subito che la lettura non è adatta ai lettori particolarmente sensibili, essendo molto cruda. Nella sua scioccante incisività, tuttavia, è forse la storia più complessa e quella che più può stimolare la riflessione. Scritta da Adriano Barone (da tenere d’occhio anche il suo Bugs, pubblicato da 001 Edizioni), è un’analisi dei ruoli sessuali e del concetto di dominazione e si ricollega alle correnti artistiche della body art e del sadomaso underground. Il fumetto è dedicato a Carolee Schneeman e a Lydia Lunch (se volete saperne di più sul loro conto recuperate Meduse Cyborg della Shake Edizioni Underground di Milano). Ma credo di aver colto inoltre echi del movimento Modern Primitives, specialmente del performer Fakir Musafar, e alcune sequenze mi hanno fatto pensare pure al cinema di Takashi Miike.
La vicenda ha a che vedere con una regista, in prigione per aver filmato lo stupro e le mutilazioni reali di un uomo, in una specie di snuff movie post-femminista che sarebbe forse piaciuto a Valerie Solanas. I testi sono forti come si conviene e i disegni di Valentino Biagetti dettagliati e non nascondono nulla delle allucinanti vessazioni che il malcapitato subisce. È un’opera per stomaci forti e, sebbene un po’ compiaciuta, lodevole e coraggiosa, considerando la natura sostanzialmente perbenista e pavida dell’editoria fumettistica nostrana.
Nel complesso, quindi, Erotico Nero è un bell’esperimento e, a mio parere, non bisogna trascurarlo.