Recensione Signor Nessuno – Planeta DeAgostini

Pubblicato il 20 Luglio 2010 alle 12:24

Autore: Jeff Lemire (testi e disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 13,95


Uno dei meriti della Vertigo, etichetta ‘adulta’ della DC, non è solo stato quello di proporre comics dalle atmosfere narrative differenti da quelle prettamente super-eroistiche della casa editrice di Superman e Batman; ma, specie negli ultimi anni, anche di aver meritoriamente concesso spazio ad autori poco mainstream e che, in un contesto più generale, potremmo definire underground.

È il caso del canadese Jeff Lemire, fattosi conoscere per l’interessante Essex County Trilogy e che, nel corso di una breve ma già fortunata carriera, ha ottenuto diversi riconoscimenti. Pure Lemire ha suscitato l’interesse della Vertigo, alla quale ha proposto una valida graphic novel, The Nobody, tradotta da Planeta DeAgostini con il titolo Signor Nessuno.

Va detto subito che il fumetto in questione non è certamente commerciale ma, nello stesso tempo, sono assenti intellettualismi o sperimentalismi fini a se stessi; anzi, Lemire è stato particolarmente abile nella costruzione di una trama avvincente come un thriller, con momenti di suspense non privi, però, di approfondimento psicologico.

La vicenda si svolge in un paesino, Large Mouth, conosciuto per essere la patria del più grande merluzzo del mondo, come recita un cartello situato al suo ingresso. Si tratta della classica cittadina sonnolenta e noiosa, dove tutti conoscono tutti e la vita è apparentemente tranquilla e serena, ma non priva di pulsioni deviate e nascoste. Diciamo che il modello di riferimento è la Twin Peaks di David Lynch, con personaggi bizzarri e a tratti piuttosto inquietanti.

La fiction, fumettistica e non, specie statunitense, ha sovente analizzato l’ipocrisia e le perversioni della provincia e, da questo punto di vista, Signor Nessuno non fa eccezione. La storia è narrata in prima persona da Vickie, una donna ormai adulta che rievoca, però, un fatto accaduto a Large Mouth quando era sedicenne. È qui, infatti, che in un giorno qualsiasi, giunge il misterioso Griffen che affitta una stanza in un alberghetto del posto.

Fin qui niente di strano. Griffen, però, ha faccia e corpo ricoperti completamente di bende e, ovviamente, la pettegola comunità di Large Mouth non può fare a meno di farsi domande al riguardo. Si intuisce che Griffen, uomo tormentato, ha avuto un incidente nel corso di un esperimento. Almeno è questo che in parte trapela durante le conversazioni che intercorrono tra lui e Vickie, unica abitante di Large Mouth che non si fa intimorire dal forestiero e che, forse per sfuggire al tedioso tran tran quotidiano, instaura una sincera amicizia con lui.

Ma le cose, naturalmente, prenderanno una brutta piega. Innanzitutto, diversi cittadini di Large Mouth, ufficialmente buoni cristiani timorati di Dio, non sono poi tanto caritatevoli e dimostrano di non gradire i ‘diversi’. Per giunta, un uomo proveniente dal passato di Griffen riesce a trovarlo, portando con sé un sacco di guai. E, quando iniziano a verificarsi vari crimini, la comunità se la prende con il freak di turno: cioè, Griffen.

Chi è veramente Griffen? Indossa bende perché è un uomo invisibile, simile a quello immaginato dallo scrittore H.G. Wells (altra fonte di ispirazione, oltre a Lynch, di Lemire)? Da cosa si nasconde? Qual è stata la grande tragedia della sua vita? Lemire, in questo senso simile al regista di ‘Blue Velvet’, non risolve tutti gli enigmi, contribuendo a creare una storia aperta ad una miriade di interpretazioni.

I testi sono intensi, poetici, ma mai verbosi; anzi, lo stile di scrittura di Lemire è veloce e leggibile e ha la capacità di coinvolgere il lettore sin dalla prima pagina. I disegni sono chiaramente caratterizzati da uno stile underground, semplice in apparenza, ma pieno di dettagli mai gratuiti e sempre collegati alla trama. Per giunta, la colorazione è realizzata esclusivamente con il bianco, il nero e il blu, scelta cromatica che rende alla perfezione il clima di paranoia imperante a Large Mouth.

In poche parole, Signor Nessuno è una grande prova d’autore e piacerà agli amanti del cinema e del fumetto indipendenti a stelle e strisce e a quelli del noir. Da provare.


Voto: 8

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