Cime Tempestose di Emily Brontë, Hiromi Iwashita – Recensione Ronin Manga
Pubblicato il 7 Marzo 2013 alle 14:30
RONIN MANGA inaugura la collana Letteratura con i manga – dedicata alle trasposizioni delle più famose opere letterarie – con “Cime Tempestose”, un classico intramontabile, dalla penna di Emily Brontë.
Cime Tempestose
Autori: Emily Brontë, Hiromi Iwashita
Casa Editrice:RONIN MANGA
Collana: Letteratura coi manga n.1
Provenienza: Giappone. 2009
Genere: Seinen, storico, dramma, sentimentale
Prezzo: € 9,50, 11,5×17,5, 208 pag., b/n., brossurato con sovraccoperta
“Io non so di cosa sia fatta l’anima, ma di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la sua e la mia sono simili… Io sono Heathcliff!”
L’urlo d’amore di Catherine risale a un secolo e mezzo fa eppure ha conservate intatte la sua forza e tragicità fino ai giorni nostri.
Trasposto in diverse versioni cinematografiche e teatrali, sul piccolo schermo a anche adattato a musical, “Cime Tempestose”, opera unica di Emily Brontë, pubblicato in Inghilterra nel 1847 è diventato anche un manga illustrato da Hiromi Iwashita. La Ronin Manga ha inaugurato con questo titolo nell’estate scorsa la collana “Letteratura con i manga”.
Ambientato tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800, il romanzo si rifà al modello gotico della novel britannica e analizza il lato oscuro della natura umana soggetta alle passioni, e i modi in cui queste possano influenzare le azioni degli uomini.
“Cime Tempestose” è una storia d’amore, vendetta, dolore e pregiudizio: una tempesta di sentimenti contrastanti che tormenta i protagonisti fino alla loro morte e anche oltre.
Cime Tempestose è il nome della casa posseduta dalla famiglia Earnshaw nella brughiera dell’Inghilterra del Nord. Qui viene accolto e allevato dal signor Earnshaw il trovatello Heathcliff. Tra Heathcliff e Catherine, figlia di Earnshaw, si instaura subito un’affettuosa complicità.
Col passare degli anni però il divario sociale che li separa si accentua e il loro rapporto si incrina. Catherine s’impegna a sposare Edgar Linton, uomo ricco e gentile, la cui proprietà confina con quella degli Earnshaw. Heathcliff, umiliato e offeso da Catherine, sempre più maltrattato dal fratello di lei Hindley, che alla morte del padre ha declassato il ragazzo al rango di servo, si allontana. Quando tre anni dopo, torna arricchito a Cime Tempestose è troppo tardi: Catherine è già sposata.
Furioso, l’uomo giura vendetta. Sposa Isabella Linton, sorella di Edgar, per assumere il controllo della proprietà e distruggere la famiglia. Catherine si ammala e muore dopo aver dato alla luce la piccola Cathy e aver confessato finalmente il suo amore a Heathcliff che disperato e inconsolabile cerca di impossessarsi di tutto ciò che apparteneva a Catherine.
Quando è sul punto di riuscirvi, muore e su sua richiesta viene sepolto accanto a Catherine, in modo che nulla posa più separarli, ai bordi della brughiera, dove da bambini giocavano. Nella casa la vita riprende con il matrimonio tra Hareton, figlio di Hindley, e Cathy.
Adattare sotto forma di manga auto conclusivo un romanzo talmente complesso ed elaborato è stata un’impresa titanica se non azzardata; il paragone con l’opera originale è inevitabile e dovuto. Del legame viscerale che unisce i due protagonisti principali, non rimangono che poche frasi a effetto e un bacio appassionato.
I fatti illustrati sembrano una sorta di riassunto cronologico degli eventi e, venendo a mancare per forza maggiore la maggior parte delle interazioni che hanno scatenato odi e passioni tra i personaggi, la trama nel suo complesso risulta un po’ raffazzonata.
L’opera di Hiromi Iwashita ha però il grande pregio di delineare la figura di Heathcliff in tutta la sua tragicità. Tiranno inflessibile, antieroe per eccellenza, Heathcliff assume connotati quasi demoniaci. Il tratto del mangaka esaspera il suo ghigno malefico, provocando brividi e smarrimento.
Heathcliff è la personificazione del maligno, alla fine della storia, prima di morire ha gli occhi fuori dalle orbite e il viso scavato, abbrutito da un odio atavico e irrisolto.
Se nel romanzo della Brontë i tormenti di Heathcliff sono i tormenti di Catherine, nelle pagine di questo manga il dolore del protagonista è reso un dolore universale che a tratti trascende l’umano.