Devil: Amore e Guerra di Frank Miller & Bill Sienkiewicz – Recensione

Pubblicato il 7 Agosto 2012 alle 11:00

Ritorna uno dei capolavori della Marvel anni ottanta: Love & War, la graphic novel con protagonista l’Uomo Senza Paura scritta da Frank Miller e illustrata da Bill Sienkiewicz! Scoprite le drammatiche vicissitudini di Vanessa Fisk, la moglie di Kingpin!

Devil – Amore e Guerra

Autori: Frank Miller (testi), Bill Sienkiewicz (disegni)

Casa Editrice: Panini Comics

Provenienza: USA

Genere: Supereroi

Prezzo: € 13,00, 18,3 x 27,7, pp. 64, col.

Data di pubblicazione: agosto 2012

 


Quando Frank Miller all’inizio degli anni ottanta incominciò a disegnare Daredevil, con i testi di Roger McKenzie, conquistò subito il pubblico grazie alle sue figure contorte, la costruzione cinematografica delle tavole, i giochi d’ombra suggestivi e una riuscita rielaborazione delle soluzioni grafiche di Steve Ditko e Gil Kane. In seguito Jim Shooter, allora editor in chief della Marvel, decise di affidare al giovanissimo autore del Maryland anche le sceneggiature e fu allora che il comic-book del Diavolo Rosso divenne uno dei fumetti più innovativi, simbolo del cosiddetto Rinascimento Americano.

Miller era un grande estimatore del noir e inserì una sensibilità chandleriana e hammettiana nelle storie di Matt Murdock. Tra le molteplici invenzioni milleriane non si può non prendere in considerazione l’inserimento del perfido Kingpin nel cast di Daredevil. Fino a quel momento, il boss Wilson Fisk, infatti, era stato un nemico dell’Uomo Ragno e solo in rari casi si era scontrato con altri supereroi Marvel. Insieme allo psicopatico Bullseye e alla splendida ninja Elektra, Kingpin divenne un character fondamentale e la situazione non cambiò nemmeno quando la serie fu affidata ad altri sceneggiatori.

Miller, in ossequio alle atmosfere for mature readers di Daredevil, trasformò Kingpin: nelle sue mani, Fisk non era più il gangster tutto sommato convenzionale dell’era Lee/Romita ma uno spietato, lucido e intelligente capomafia, la cui vera forza risiedeva nelle sue connivenze con il sistema politico e finanziario degli Stati Uniti. In poche parole, Kingpin, capo del crimine organizzato, era assimilabile a un crudele businessman che nella tranquillità del suo inaccessibile ufficio architetta piani terribili. Frank, però, perlomeno nei primi episodi della sua gestione, si concentrò pure sulla seducente Vanessa, moglie di Wilson, che non approvava le attività illegali del marito. Costei era il punto debole del boss. Rappresentava l’unico, tenue legame con un’umanità quasi del tutto perduta. In un celebre episodio, tuttavia, Vanessa, considerata morta, subiva traumatiche esperienze nelle fogne di New York e, dopo essere stata salvata dal Diavolo Rosso, perdeva il suo equilibrio psichico.

Miller non la riprese e, quando la sua run si concluse, il destino di Vanessa rimase in sospeso per alcuni anni. Dopo varie esperienze creative (per esempio, il leggendario Dark Knight), Miller tornò alla Marvel e realizzò altre pietre miliari dei comics: Born Again, con i disegni di Mazzucchelli, la straordinaria miniserie Elektra: Assassin, illustrata da Bill Sienkiewicz, e la graphic novel Love & War, sempre dipinta da quest’ultimo. Si trattava di prodotti adulti e sofisticati che lasciarono il segno e, specialmente gli ultimi due, furono contrassegnati da un elevato livello di sperimentazione grafica e narrativa.

Panini Comics ripropone Love & War, da tempo introvabile, e coloro che hanno già avuto modo di apprezzare Elektra: Assassin non rimarranno delusi. È qui che Frank riprende le vicende di Vanessa. Pur spietato e malvagio come non mai, Kingpin è ossessionato dalle condizioni precarie della moglie. Disperato, fa rapire un rinomato psichiatra, imponendogli di curare la donna; ciò però accade in un momento in cui Wilson ha a che fare per l’ennesima volta con l’odiato Devil e per giunta c’è uno psicopatico che ha preso di mira una bella ragazza cieca (non anticipo nulla sul suo conto) a complicare la situazione. Ma siamo sicuri che la causa della follia di Vanessa sia legata alle terribili esperienze avute nei bassifondi? O le ragioni sono più profonde e, a conti fatti, più devastanti per il boss del crimine?

Riassunta in questo modo, la storia può sembrare banale ma non lo è. Miller scrive testi perfetti, di chiara matrice hard-boiled, caratterizzati da un’intensità, un pathos e un lirismo innegabili e non si esime dal compiere audaci sperimentalismi linguistici, ricorrendo a monologhi e di tanto in tanto a stilemi burroughsiani. La sceneggiatura è impeccabile e andrebbe analizzata a fondo, considerando i numerosi rimandi, gli accenni e i riferimenti a svariate tematiche che la rendono leggibile a più livelli.

Ma Love & War va pure ricordata per la fenomenale arte pittorica di Bill Sienkiewicz che proprio con questa graphic novel (e con la mini di Elektra) abbandonò definitivamente lo stile adamsiano degli esordi per giungere alla tendenza espressionista cara ai suoi fans (già ampiamente anticipata, comunque, in memorabili numeri di New Mutants e di Moon Knight). Dal punto di vista grafico, l’opera è scioccante: Devil è una macchia di colore rosso, una scia che risalta nell’oscurità dell’ambiente urbano newyorchese; Kingpin è enorme, quasi caricaturale; Vanessa ha una delicatezza che rimanda alle figure femminili dell’arte europea; lo psicopatico è la rappresentazione di un babbuino che Bill concepisce con un aspetto umanoide. Alcuni sfondi degli interni, inoltre, si richiamano alle decorazioni in uso nella carta da parati della secessione viennese e questa è solo una delle tante trovate dell’artista.

Insomma, Love & War non può mancare nella libreria di un cultore dei fumetti a stelle e strisce degno di questo nome. Tuttavia, bisogna puntualizzare che l’attuale edizione Panini, pur ben realizzata e con una buona qualità di stampa, forse non è superiore a quella Star Comics. Rispetto a quest’ultima, infatti, ha un formato più piccolo che valorizza relativamente i dipinti di Sienkiewicz e i colori sono più sfocati, sempre tenendo come pietra di paragone il volume Star. Sono dettagli che mi sento in dovere di segnalare.


Voto: 8 ½

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