Defenders of Europe 1: Recensione
Pubblicato il 14 Dicembre 2011 alle 12:51
La volenterosa Emmetre Edizioni ha deciso che è il momento opportuno di creare una squadra di supereroi tutta europea, ecco il primo numero di Defenders of Europe!
Autori: Fabrizio De Fabritiis (testi, sceneggiatura e soggetto originale), Aurelio Mazzara (disegni), Walter Baiamonte (chine), Michele Nucera (colori)
Casa Editrice: Emmetre Edizioni
Provenienza: Italia
Formato e prezzo: 15,7 x 24, 32 pagine, spillato, colore, 4,50€
Data pubblicazione: ottobre 2011
Seguo la Emmetre Edizioni per motivi trasversali al solo fumetto da un po’ di tempo e quindi conosco il loro progetto che si è concretizzato negli ultimi anni con il loro eroe porta bandiera Capitan Nova.
Sicuri quindi di un progetto creativo ormai consolidato alla casa editrice novarese hanno preso il proverbiale toro per le corna decidendo così di circondare il loro eroe eponimo con il primo supergruppo di eroi tutto europeo ovvero i Defenders of Europe.
La narrazione di questo primo albo, intitolato enfaticamente “Che squadra!”, parte presentandoci il simpatico agente Eddy White, man in black dalle sinistre sembianze Jack Black-iane di una fantomatica Agenzia, a cui viene assegnato l’incarico di formare un nuovo gruppo di super-eroi dopo i fallimenti di altri gruppi più o meno seri di eroi. Ci viene quindi fatto fare un balzo in avanti di 6 mesi in cui la squadra, già formata, fa il suo esordio a Parigi contro i 5 Cavalieri dell’Apocalisse decisi a portare il Caos sulla Terra. Lo scontro tuttavia non ci viene mostrato nella sua interezza ma un altro flashback ci riporta all’agente White e al reclutamento degli eroi, reclutamento non proprio limpido, ai danni del Man With No Image, una versione “in arte moderna” dell’uomo invisibile, a cui il nostro White sfila una lista protetta di eroi che ci porta con un sagace cliffhanger a fare la conoscenza di Colin Price in un commissariato londinese.
Fabrizio De Fabritiis imbastisce una narrazione solida padroneggiando ritmo e personalità, sapiente l’uso dei due flashback, e dandoci dei personaggi solo dei brevi cenni che ingolosiscono ed invogliano alla lettura, i dialoghi ovviamente in questo primo numero sono preponderanti ma non appesantiscono la lettura, unico appunto: li “purificherei” di qualche parolaccia di troppo gratuita.
Il trio Mazzara/Baiamonte/Nucera si occupa della parte grafica in maniera convincente a metà strada fra il manga e i disegnatori nord-americani di ultima generazione, come Ryan Ottley ad esempio; buoni colori e chine, anche se a volte l’uso eccessivo del digitale rende le tavole troppo “fredde” e poco personali, molto dinamica invece la costruzione delle tavole che osa anche soluzioni inusuali riuscendo perfettamente ad integrarsi alla narrazione.
Defenders of Europe 1 è un albo che si lascia leggere volentieri, senza troppi pensieri o particolari difficoltà, l’esperimento allora dal mio punto di vista è ben riuscito anche perché si elaborano alcuni stilemi del genere in maniera personale. Certo, i margini di miglioramento non mancano sia graficamente che a livell0 di scrittura, dove è forte l’influsso della Justice League di Giffen e DeMatteis, superate queste piccole ingenuità, Defenders può essere una serie che verrà premiata non solo per il suo sforzo in termini di creatività.
Se dal prossimo numero poi vi sarà maggiore spazio per i personaggi, e non solo per l’agente White, con un minimo di interazione fra loro allora la maturazione sarà già in corso…per ora bravi e continuate così! Un ottimo esordio!
Voto: 6,5