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La Culla dei Demoni di Kei Sanbe | Recensione

Maria Antonietta Idotta 11/12/2017

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Dall’autore di Erased, un manga splatter e adrenalinico!

Una fuga rocambolesca, l’esplosione improvvisa di una furia omicida senza senso, urla, sangue… La Culla dei demoni avvolge il lettore sin dalle primissime pagine in un incubo claustrofobico.

Lavoro precedente a Erased il manga scritto e illustrato da Kei Sabe, nuova proposta seinen di Star Comics, è un thriller horror che narra la storia di un gruppo di persone intrappolate con un assassino a bordo di una nave che sta affondando.

Studenti e docenti si trovano su una crociera al largo dell’oceano di ritorno da una gita scolastica; dopo aver trascorso dei giorni sereni tra tuffi e risate devono affrontare all’improvviso due calamità: non solo infatti la loro nave viene colpita da qualcosa che ne provoca il rovesciamento, ma tra i corridoi e le sale del transatlantico si aggira un folle killer che miete una vittima dopo l’altra. Mentre la nave affonda lentamente e inesorabilmente, gli studenti cercano un modo per collaborare per sfuggire all’omicida, risalire la nave rovesciata e scappare. Sfortunatamente però il killer è più veloce e furbo di loro e li decima. L’uomo è una sorta di mostro inarrestabile… e mentre le sezioni della nave si riempiono d’acqua la morte sorprende la maggior parte dell’equipaggio.

Protagonista principale della storia è Ayukawa Makoto, una ragazza del liceo che faceva parte della squadra di nuoto della sua scuola. Per sfuggire al killer e alla nave che affonda collabora con Takigawa, Yume e altri studenti, passeggeri e personale della nave. Grazie alla generosità e al sangue freddo di Takigawa, il gruppo riesce a sfruttare al massimo le abilità e risorse di ciascuno per trovare una via d’uscita dalla trappola mortale che la loro nave, la Culla dell’Oceano, è diventata.

La Culla dei Demoni non è un manga per stomaci deboli: i fan non sfegatati del genere potrebbero non apprezzare l’enorme quantità di sangue, i macabri smembramenti e la violenza estrema di cui sono intinte le pagine. I fan dello splatter, di contro, non potranno che adorarlo.

Anche se la storia presenta alcuni problemi riguardo all’introduzione e alle dinamiche dell’azione, un po’ raffazzonate per certi versi, il manga ha un suo innegabile fascino e si avvicina alle tipiche trame da film thriller americani.

A colpire, in particolare, è il ritmo serrato della storia. I personaggi principali si trovano costantemente in difficoltà, e la loro è una corsa contro il tempo, prima che la nave coli a picco, che lascia pochi spiragli per ragionare sulla situazione. Gli studenti sono costretti a risalire verso l’alto (verso il fondo della nave capovolta) ed è un’impresa ardua, ai limiti dell’impossibile. I passeggeri ancora vivi sono avvolti da un’aura di disperazione che li lascia senza fiato man mano che la nave affonda.

A fine volume non manca il colpo di scena che ribalterà le dinamiche di collaborazione che si sono venute a creare tra i superstiti e introdurrà le tematiche degli scontri tra sopravvissuti, con persone spinte a qualunque gesto estremo contro i loro simili pur di avere salva la pelle.

L’uso di diversi pericoli simultanei crea qualche pecca nella trama: il tentativo di scappare da una nave che affonda è già di per sé un eccellente elemento thriller, così come sfuggire a un killer o competere in un gioco a chi avrà salva la vita con i propri ex compagni di classe. Tutte queste difficoltà presentate insieme creano delle discrepanze temporali. A volte sembra che l’affondamento della nave stia aspettando che altri pericoli si risolvano da sé, altre il killer è misteriosamente assente per lunghi tratti mentre vengono affrontati altri problemi.

Al di là dell’eccessiva violenza con dettagli spesso macabri – l’arte di Sanbe è ancora lontana da Erased, ma sicuramente scioccante nella morbosa attenzione ai particolari anatomici che vengono smembrati – , ma assolutamente incisivi, c’è più di una tavola osé che serve solo ad allietare una certa fetta di pubblico e nulla aggiunge alla storia.

Il punto di forza de La Culla dei Demoni rimane comunque la scelta di Sanbe di lasciare il lettore sempre con il fiato sospeso, a fior di pelo d’acqua, affiancandolo ai protagonisti in una lotta serrata contro un killer mostruoso e l’affondamento della nave. Nessuno e niente può dirsi al sicuro. Imperdibile per i fan del thiller con forti tinte horror.

 

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