Le Wonder Woman televisive prima di Gal Gadot

Pubblicato il 31 Maggio 2017 alle 12:25

Il film con Gal Gadot e Chris Pine arriverà nei cinema italiani il 1° giugno 2017.

Il DC Extended Universe sta per avere il suo film stand-alone dedicato alla terza icona – assieme a Superman e Batman – della DC Comics nell’immaginario generale: Wonder Woman.

A portarla per la prima volta sul grande schermo sarà Gal Gadot, di cui già abbiamo avuto un assaggio nel precedente Batman v Superman: Dawn of Justice, e che sarà presente anche nei prossimi due film sulla Justice League. Accanto a lei Chris Pine nel ruolo di Steve Trevor.

L’eroina – il cui nome umano è Diana Prince – è stata creata da William Moulton Marston nel 1941 e il sito web IGN l’ha inserita alla quinta posizione nella Top 100 Comic Book Heroes, ovvero la classifica dei cento migliori supereroi dei fumetti, dopo Wolverine e prima di Captain America.

Fatta questa premessa, bisogna dire che Wonder Woman ha avuto fortuna in televisione piuttosto che al cinema finora, soprattutto grazie alla bellezza, simpatia e intelligenza dell’ex Miss America Lynda Carter che le ha prestato il volto – e soprattutto il fisico – nell’omonima serie tv prodotta dalla Warner Bros. e trasmessa dal network ABC dal 1974 al 1976 e poi dalla CBS dal 1977 al 1979.

In Italia il serial fu mandato in onda su Italia1 e l’attrice era doppiata da Eva Ricca. Nel telefilm Steve Trevor era interpretato da Lyle Waggoner.

Ad interpretare per prima la supereroina DC è stata però Cathy Lee Crosby nel film tv del 1974 diretto da Vincent McEveety: in questo adattamento la protagonista non indossava il costume del fumetto e la sua identità non era poi così segreta, mentre l’agente governativo Steve Trevor era interpretato da Kaz Garas.

La trama seguiva WW assistente di Trevor mentre combatteva contro un nemico che aveva rubato un libro contenente una serie di codici con informazioni top secret sugli agenti sul campo degli Stati Uniti.

Un film tv che di fatto era un episodio pilota che ABC prese in considerazione ma non ordinò a serie, così come una versione successiva, fino ad arrivare a quello del 1975 che portò allo sviluppo con la Warner Bros. della serie tv con la Carter. In seguito, la Crosby rivelò che le fu offerto di vestire il ruolo di WW anche nel successivo progetto, ruolo che alla fine andò alla Carter.

Tornando al serial degli anni ’70, la trama è presto detta: sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale, Trevor, soldato dell’esercito americano, finisce accidentalmente sull’Isola del Paradiso dove vivono in gran segreto le Amazzoni, compresa la madre di Diana, la regina Ippolyta.

Trevor viene salvato dalla principessa e da lei riportato negli Stati Uniti, dove lo aiuterà a sventare un attacco nazista. Diverrà così la sua segretaria timida e bruttina per mantenere una “copertura” e sventare attacchi terroristici e non nelle vesti di Wonder Woman.

Il serial, nonostante la vita non lunghissima e i cambi di ambientazione (e di rete), ebbe fortuna grazie all’unione della parte procedurale e di quella supereroistica.

C’era poi l’aspetto femminista, rivoluzionario per l’epoca: le Amazzoni vogliono rimanere solo tra donne poiché “sono gli uomini a volere la guerra”, e allo stesso tempo riconoscono il valore militare del sesso femminile in un “mestiere” di solito maschile (vengono addestrate fin da piccole nell’arte della guerra ma questo non toglie loro femminilità). Un mix riuscito di camp, poliziesco, comedy e drama.

Wonder Woman ha una storia particolare riguardo la messa in onda in Italia. La prima stagione non fu trasmessa poiché ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale (epoca dell’inizio della storia anche nel fumetto), così su Italia1 mandarono solamente le successive due stagioni doppiate.

Il ciclo inaugurale è stato recuperato solamente nel 2011 da FoxRetro di Sky, e solamente in versione originale sottotitolata (che è l’edizione presente anche nel cofanetto DVD uscito per la prima volta lo scorso anno). Se volete recuperare questo cult assoluto della tv fumettistica il suddetto cofanetto è l’ideale.

La serie tv ha una quasi assoluta fedeltà al fumetto, almeno all’inizio, per poi evolversi al fine di rinnovare il serial di anno in anno, come ad esempio i nuovi costumi (la Wonder Muta per andare sott’acqua e la tenuta da motocicletta) oppure gli escamotage creati apposta dal serial (il mitico “volteggio” di Wonder Woman per trasformarsi).

Nella terza stagione, col cambio di rete da ABC a CBS, c’è un salto temporale e una sorta di reboot: dalla Seconda Guerra Mondiale si passa agli anni ’70. L’aereo che trasporta il colonnello Steve Trevor jr., figlio del maggiore Steve Trevor incontrato da Wonder Woman 35 anni prima, viene dirottato sull’Isola del Paradiso.

La principessa Diana lo riporta a Washington diventando l’assistente di Trevor sotto l’identità segreta Diana Prince e tornando così a combattere per gli Stati Uniti contro le forze avversarie in veste di Wonder Woman. Da lì ci fu per un periodo l’adattamento del fumetto al serial e non viceversa.

Forse non tutti sanno che c’è un’altra trasposizione televisiva di WW, datata 2011, solo che ha avuto vita brevissima ma allo stesso tempo è riuscita ad attirare grande clamore intorno a sé.

A marzo di quell’anno infatti presero il via le riprese dell’episodio pilota (che potete vedere interamente qui) di una nuova serie tv ideata dal produttore David E. Kelley (Ally McBeal, L.A. Law, The Practice, Boston Public, Big Little Lies) per la NBC. Il pilot non fu ordinato a serie, nonostante tutti si aspettassero il contrario, ma grazie ai nomi coinvolti dietro e davanti la macchina da presa e alla preview dell’episodio al alcuni Comicon è rimasto un piccolo cult inespresso.

La protagonista di questo serial sarebbe stata Adrianne Palicki, reduce dal successo di Friday Night Lights per la rete del pavone e in seguito finita dall’altra parte della barricata fumettistica: ha interpretato infatti Barbara ‘Bobbi’ Morse/Mimo nella serie tv Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. di ABC. WW è citata svariate volte anche in Smallville, l’indimenticata serie WB dedicata al mito di Superman da adolescente, ma non si vede mai.

Vi lasciamo con le parole di Lynda Carter presenti in un messaggio video contenuto nel cofanetto DVD della serie completa:

“Grazie per aver acquistato questo cofanetto. Spero sarà utile a far conoscere WW a una nuova generazione di donne… e di uomini”.

Ora siete tutti pronti per vedere al cinema la Wonder Woman di Gal Gadot?

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