Piero Tonin #1: Recensione
Pubblicato il 14 Novembre 2011 alle 11:45
Una serie di strisce esilaranti e piene di stile. Per farsi due risate nella metro giochicchiando con l’iPad per poi tirare su lo sguardo e guardare il mondo in un modo diverso.
Piero Tonin #1
Autore: Piero Tonin
Casa editrice/sviluppatore: MeLeto Software
Provenienza: Italia
Prezzo: 1,59 €
Un vecchio vagabondo con la lunga barba bianca da santone si trascina per la strada portando un cartello con su scritto “il mondo finirá nel 2000”, che é stato cancellato con una crocetta per essere soppiantato da un laconico “2012”.
Oppure un uomo sta annegando, sbracciandosi disperato in cerca d’aiuto, ed un tizio gli lancia un libro intitolato “Il nuoto in 10 lezioni”.
E ancora un tale se ne sta a letto a leggere un libro col titolo “Il secondo occhio”: particolare non trascurabile, il tipo ha un occhio solo proprio al centro della fronte, come la sua fidanzata polifemica (ma non nel senso di enorme…) di cui tiene una foto sul comodino accanto all’occhiale monolente.
E ancora: a teatro, prima che si alzi il sipario, un uomo seduto in prima fila sta fissando la persona un po’ sovrapeso seduta alla sua sinistra e pensa scocciato “perché finisco sempre vicino a qualche ciccione?”, non sapendo che il posto alla sua destra sta per essere occupato da un gigantesco lottatore di sumo.
Questa raccolta di tavole umoristiche di Piero Tonin (piú di una cinquantina, tutte esplicitate in un’unica vignetta) puó essere riassunta in una semplice parola: efficace.
Tonin infatti ci mostra di avere un grande dono di sintesi e l’enorme capacitá di far sorridere con intelligenza e stile, regalandoci gustose risate e di quelle piú preziose: risate sofisticate.
Il senso del grottesco e dell’assurdo, la voglia di stupire ma con nonchalance e classe, la ricercatezza semiotica tanto nel segno quanto nel (brevissimo, se non totalmente assente) testo, la sagacia nell’interpretazione critica della societá, il divertissement da parte dell’autore riconoscibile in alcuni elementi evidentemente per lui topici (le galline, i pinguini, i grossi culi spropositamente tondeggianti…): tutto questo e molto altro ci permettono di vedere in Tonin la maturitá dell’autore a tuttotondo, ricercato e raffinato.
E non deve certo lasciare perplessi lo stile del disegno, cosí apparentemente lineare e semplicistico nella definizione: anche in questo caso, infatti, si puó andare tranquillamente a ricercare una certa somiglianza con alcuni importanti autori come Bozzetto, Jacovitti, Cavandoli e comunque un certo tipo di stile grafico tipicamente anni sessanta tout court.
Non a caso l’autore lavora piú come illustatore che fumettista, avendo realizzato sigle di famosi programmi televisivi per Mediaset (Paperissima, Striscia la Notizia…), pur avendo comunque iniziato come fumettista per la mitica rivista Selen della 3ntini (con lo pseudonimo di Golem).
Tra l’altro, insieme a Silver, é l’unico autore italiano ad essere stato pubblicato da un syndicate americano ed é stato il realizzatore del lancio del video ufficiale per Youtube Italia qualche anno fa.
Insomma, Tonin é personaggio importante ed autore da non sottovalutare e questa app della MeLeto (di cui non ci dilungheremo nel dare le solite specifiche tecniche, viste le ultime recensioni e soprattutto quella appena pubblicata su Like Zombies: sará sufficiente dire che sono le solite caratteristiche, ne piú ne meno) é assolutamente consigliata: per farsi due piacevoli risate ma soprattutto per la possibilitá che l’autore ci regala di poter vedere il mondo sotto un altro punto di vista, un po’ sbilenco ma certamente divertente, proprio come la weltanschauung del bravo Piero Tonin.
E di questi tempi, scusate, ma non é certo roba da poco.
Voto: 7
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