Le avventure marine di Octave [Recensione]
Pubblicato il 27 Agosto 2016 alle 11:25
Agosto è tempo di mare e, in occasione delle vacanze estive, Tunué ristampa Octave, fumetto che si rivolge ai bambini proponendo un mix di animali marini e difficoltà da superare.
Tunué ripropone con una nuova ristampa il volume che ha inaugurato la sua collana dedicata ai giovani lettori, i Tipitondi, dalle caratteristiche pagine con i bordi arrotondati: si tratta della raccolta di quattro episodi che raccontano la storia di Octave, un bambino creato dalla mente di David Chauvel, dalle matite di Alfred e dai colori di Walter.
Pubblicato per la prima volta in Italia nel 2011, il fumetto vanta numerosi premi a livello europeo, nonché uno dei migliori disegnatori francesi, Lionel Papagalli (meglio conosciuto nel mondo dell’editoria come Alfred), vincitore nel 2007 del premio Angoulême.
Ma, mettendo da parte dati e premi, Octave è il fumetto ideale per chi desidera leggere una storia fresca, ingenua e un po’ malinconica. Protagonista delle quattro avventure che compongono questa edizione integrale è un ragazzino orfano di padre che vive in una casetta in prossimità dell’oceano. Come ogni bambino della sua età, anche Octave deve imparare ad affrontare a testa alta la vita di tutti i giorni, anche quello che detesta: dalla scuola ai suoi coetanei, dal pesce a cena alla pioggia.
Ruolo centrale ha l’ambientazione, il mare, del quale vengono sottolineati gli aspetti misteriosi e affascinanti, ma anche la sua pericolosità: Octave, infatti, ha perso il padre a causa del mare. Non a caso il fumetto esordisce proprio con un contrariato Octave che, mascherando le sue paure e insicurezze dietro una serie di capricci, afferma deciso: “Non mi piace il mare”.
Octave, però, è anche un bambino curioso e di buon cuore e, nel corso delle sue avventure, avrà modo di comprendere a fondo qualcosa che, in realtà, non odia, ma del quale ha invece paura. A cominciare da un imponente capodoglio, Octave riceverà le richieste d’aiuto di diverse creature che hanno come habitat naturale proprio il mare, rendendosi conto che l’oceano è pieno di meraviglie e necessita di essere preservato e protetto.
Il tema della protezione ambientale è infatti centrale: dalla pesca intensiva ai parchi marini, il conflitto uomo-natura è presente in ogni avventura, lasciando però anche un messaggio ottimista. Infatti, così come esistono personalità e corporazioni che mirano allo sfruttamento intensivo dell’ambiente, allo stesso modo ci sono anche persone come Octave, il quale, nonostante l’iniziale scetticismo, diventa alleato e amico della fauna marina.
Octave, quindi, sensibilizza i bambini ad una delle tematiche più delicate del nostro secolo, ovviamente includendo un pizzico di magia. Nonostante il riferimento a temi così “attuali”, infatti, in Octave è presente quel senso di meraviglia che sfocia poi in un finale onirico e malinconico, di quelli che commuovono e, allo stesso tempo, lasciano un sorriso.