Biliardino, un’avventura storica tinta di rosso e di blu – RECENSIONE
Pubblicato il 23 Novembre 2015 alle 11:15
Alessio Spataro racconta le vicende caratteristiche della vita di Alexandre Campos Ramírez, in arte Alejandro Finisterre.
Alessio Spataro torna all’opera in questa bellissima Graphic Novel edita da Bao, la quale racconta la nascita e l’evoluzione del biliardino attraverso la storia tra guerra civile spagnola, seconda guerra mondiale e guerra fredda del suo inventore, Alejandro Finisterre.
La Storia nella storia
Il libro narra le avventure vissute nel corso della sua vita da Alexandre Campos Ramírez, in arte Alejandro Finisterre. La vita dell’inventore è caratterizzata dalla forte idea politica anarchica e antifascista, la quale lo porterà ad arruolarsi nelle forse antifranchiste spagnole. E’ in questo periodo che Alejandro (allora ancora col suo vero nome) ideerà e svilupperà il biliardino, facendosi clandestinamente portare il materiale nell’ospedale minorile per ragazzi feriti in guerra. E così, tra un bombardamento e l’altro, i ragazzi possono inaugurare il biliardino giocando con le due squadre di Madrid: il Real e l’Atletico.
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La vita in Spagna è però dura in quel periodo per un antifascista, così Alexandre decide di emigrare in Francia in cerca di fortuna. Passa del tempo, ma il richiamo della sua terra è troppo forte e così torna a casa, dove viene spedito nel Marocco Spagnolo per via delle sue azioni.
Siamo nel bel mezzo della seconda guerra mondiale e l’avversione del protagonista per il generalisimo non diminuisce. Riesce in qualche modo a scappare e, sotto la nuova identità di Alejandro Finisterre, prova a riprendere la sua normale vita.
Che dura però poco: viene scoperto dai franchisti (i quali sono simboleggiati nel fumetto da una sorta di mostro alieno blu), arresto al quale però sfugge misteriosamente. Ritroviamo Alejandro in Francia, dove scopre che i suoi brevetti sono stati riprodotti ed addirittura venduti in paesi come Spagna e Italia.
Il suo biliardino è ora divenuto famoso, grazie ad un amico dell’ospedale minore in cui Alejandro si trovava ai tempi della guerra civile. L’amico, nel frattempo morto, aveva co-intestato l’azienda tirata su all’ideatore dei progetti, che non è stato quindi dimenticato. Finisterre il giramondo si trova così una somma di denaro che investirà successivamente in un’azienda editoriale in Sud America, nel pieno periodo delle rivoluzione (ed in piena guerra fredda). Non abbandona così quegli ideali antifasciti e antifranchisti portati avanti per tutta la vita.
Passati gli anni e diventato ormai vecchio, conclude la sua vita a Zamora, non pubblicando mai la storia della sua vita, benchè già pronta e divisa in due tomi.
Una vita in “blu” e “rosso”
L’immensa qualità di Spataro in questo libro è stata essenzialmente quella di saper amalgamare due mondi apparentemente così diversi tra loro: il Biliardino ed il suo inventore, lo spensierato divertimento di un gioco e la triste durezza della guerra. Il risultato è una descrizione della vita di Finisterre collegata allo sviluppo del biliardino e delle sue tecniche (ogni capitolo è intitolato con una caratteristica del biliardino o di un’azione di gioco, il quale si va però nel frattempo a collegare al periodo storico analizzato in quel momento).
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Se ci aggiungiamo il fatto che i disegni sono realizzati unicamente in “blu” e “rosso” (colori storici delle degli omini del biliardino), il significato è ancora di più enfatizzato e la perfetta amalgama è completa. In tutto questo, la presenza di innumerevoli personaggi di spicco dell’arte e della letteratura (Neruda, Picasso, Orwell, Frida Khalo, Hemingway ed addirittura Che Guevara) rendono ancora di più l’opera interessante sotto il punto di vista culturale, offrendo al lettore parecchi spunti di riflessioni.
La Graphic Novel deve essere quindi assolutamente acquistata dagli amanti dello storico gioco e dagli amanti del calcio (offre oltre alle origini del biliardino innumerevoli curiosità), ma non solo: questo libro è un’incredibile matriosca che apre a infiniti spunti ed offre la visione di tre epoche storiche da un punto di vista diverso, mai noioso e assolutamente educativo.
Spataro con il suo lavoro inserisce il gettone nel biliardino e ci lascia tirare la leva per far cadere le palline. Sta a noi ora prenderle e giocare…palla al centro, movimento rapido di polso, gol.
Dopo averla finita, nessuno mai si pente di aver partecipato ad una partita di biliardino.