Ano Hana, recensione J-POP Manga

Pubblicato il 8 Aprile 2015 alle 17:00

Dopo la versione animata di questa commovente storia, J-Pop porta anche da noi la trasposizione su carta in un semplice cofanetto con tre volumi.

Se qualcuno di voi (come il sottoscritto del resto) ha pianto alla visione del finale dell’anime “Ano hi mita hana no namae o bokutachi wa mada shiranai”, noto anche semplicemente come Ano Hana, allora di certo non avrà resistito nel comprare anche il manga di questa commovente storia per riprovare quelle stesse emozioni traspirate dalla carta e l’inchiostro.

ano hana coveri ta

Ano Hana parla dei “Super Busters della Pace”, un gruppo di sei bambini che erano soliti giocare insieme comandati dal loro capo Jintan. Un giorno, purtroppo, avviene una disgrazia e la piccola e dolce Menma muore cadendo in un fiume. Dopo questo evento gli amici si separano ognuno prendendo la propria strada. Jintan si rintana in casa sua e col tempo diventa sempre più solitario e intimorito dal mondo fino anche a non andare più a scuola. Anni dopo, verso la fine dell’estate,  Jintan si sveglia e Menma è lì davanti a lui chiedendogli  di realizzare un suo desiderio che però non riesce a ricordare. L’unica cosa di cui è certa è che per realizzarlo serva l’aiuto di tutti. Ha così inizio la storia che porterà Jintan e i suoi amici a ritrovarsi e a dover affrontare le sofferenze, le paure e i ricordi del passato per aiutare la dolce Menma e sbloccare “il tempo fermatosi quel giorno”.

Il primo volume di Ano Hana tende (oltre a voler presentare gli eventi che danno vita alla narrazione) ad analizzare singolarmente i vari protagonisti per far comprendere come ognuno di loro in realtà sia rimasto ferito nel profondo dalla morte di Menma, un evento che ha portati tutti a cambiare in qualche modo e di cui sentono ancora l’eco lontano ma sempre presente. Il cambiamento è una delle chiavi principali nella storia di Ano Hana per comprendere i personaggi (caratterialmente disegnati in modo molto equilibrato e ben definito rendendoli così facili da ricordare), i quali, da adolescenti, vengono spesso paragonati ai loro stessi da bambini. Il cambiamento è il risultato, la difesa, creata per nascondere il trauma mai superato.

La storia tende poi ad aprirsi verso anche altre situazioni parallele a quella dei Super Busters della Pace ma sempre legate alla vicenda di Menma (come l’incontro con i suoi familiari), dando così una possibilità di approfondimento e maggiore chiarezza senza però appesantire la storia ed allontanare il lettore dagli eventi narrati sino a quel momento. Punto forte di Ano Hana è proprio il fatto che la storia si limita a raccontare quel che vuole e deve raccontare, finendo così per non scocciare e restando sempre intorno al cuore centrale della narrazione, ossia il desiderio di Menma.

Seguendo e riproponendo gli eventi principali dell’Anime, la storia trae il massimo del suo potenziale emotivo dal finale disegnando un Manga dai toni che vanno dal basso verso l’alto, donando una lettura leggera e in grado di catturare gli animi più sensibili.

I disegni di Ano Hana si caratterizzano per la pulizia, il tratto morbido ma curato e una buona delineazione dei dettagli sia dei personaggi che ambientali. Proprio la cura nei personaggi li rende riconoscibili dopo già una sola occhiata. Ottima anche la cura per le proporzioni, quasi totalmente assente il deformed adoperato per lo più per dare un senso comico a pochissime scene ma senza cadere nel ridicolo e senza spezzare l’atmosfera messa in piedi  e mantenuta dalla storia.
Un po’ piatti e troppo squadrati sono invece gli sfondi che fanno a pugni con la linea che contorna tutto il resto. Ottima l’impaginazione delle scene e la distribuzione nei vari riquadri che non crea così quel tipico senso di occlusione (e quindi di disturbo della lettura) o di vuoto con scene che vanno dal grande al piccolo.

Come sempre un plauso alla J-Pop che da un senso ai 5,90 € a volume con una pubblicazione di ottima qualità per la selezione della carta, della stampa, la solida rilegatura, la presenza di un’elegantissima sovra-copertina e alcune pagine a colori. Un po’ meno di qualità il “cofanetto” che altro non è che un semplice cartoncino stampato, facile da rovinare, e soprattutto per la presenza dell’adesivo con il codice ISBN e prezzo sopra che è letteralmente un cazzotto negli occhi per qualsiasi collezionista.

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