Ogni Maledetto Lunedì Su Due di Zerocalcare – Recensione
Pubblicato il 31 Maggio 2013 alle 16:00
C’è un autore di fumetti che molti definiscono ‘fenomeno’: Zerocalcare! Ma lo è davvero? Scopritelo in un intrigante volume targato Bao Publishing che include irriverenti storie nate sul web che costituiscono un interessante spaccato generazionale!
Ogni Maledetto Lunedì Su Due
Autore: Zerocalcare (testi e disegni)
Casa Editrice: Bao Publishing
Genere: Umoristico
Provenienza: Italia
Prezzo: € 16,00, 17 x 24, pp. 216, col. e b/n
Data di pubblicazione: marzo 2013
Devo fare alcune premesse. In genere sono scettico quando sento parlare di fenomeni. E in ambito fumettistico l’autore di questo volume è stato spesso definito così dai suoi fan. Inoltre, pur essendo consapevole che il web è utile per farsi conoscere, non sempre i cosiddetti fenomeni nati in rete hanno dimostrato di possedere reali capacità creative e ottenuto riscontri duraturi.
Tali premesse sono d’obbligo poiché Zerocalcare rientra a pieno titolo nel discorso. Si è fatto conoscere con opere apparse in rete e si è costruito un nutrito numero di estimatori ma è stato anche in grado di pubblicare volumi, collaborando con numerose riviste e persino con la rinomata DC Comics (anche se si è trattato della divisione online dell’etichetta statunitense). Inoltre, inutile girarci intorno, i libri di Zerocalcare hanno avuto un incredibile successo di vendite e ignorare tale aspetto sarebbe sbagliato.
La domanda che allora bisogna porsi è: il successo è giustificato? La mia risposta è affermativa. Un altro quesito è: Zerocalcare è davvero un fenomeno? Anche stavolta devo rispondere nella stessa maniera, benché con il termine non mi riferisca tanto al talento quanto all’attenzione che il cartoonist è riuscito a suscitare.
La prova è data da Ogni Maledetto Lunedì Su Due, libro pubblicato da Bao Publishing che ben sintetizza le caratteristiche dell’autore. Il volume include storie in bianco e nero che Zerocalcare nell’arco di un paio d’anni ha postato nel suo blog. C’è però materiale inedito a colori che funge da collegamento agli episodi imperniato su un curioso e spassoso naufragio che vede coinvolti il povero Zerocalcare e altri strampalati personaggi.
I testi hanno un tono umoristico impreziosito dal sarcasmo e da un pizzico di incazzatura che rende la lettura irresistibile. Benché ogni storia nasca da eventi quotidiani vissuti dall’autore, non prevale il realismo ma, in un indiavolato universo pop e trash, non mancano influssi cartoon e surreali di grande valenza onirica.
Per esempio, Zerocalcare disegna la madre con le fattezze di Mamma Chioccia e altri personaggi richiamano quelli dei manga, dei film di fantascienza e dei serial televisivi. Uno degli elementi ricorrenti è l’esasperato citazionismo. Zerocalcare dimostra di conoscere a menadito l’immaginario collettivo giovanile degli ultimi vent’anni ma non fa sfoggio di cultura fine a se stessa dato che ogni riferimento è funzionale e perfetto per la situazione che descrive, e non latita l’ironia.
Di conseguenza, in Ogni Maledetto Lunedì Su Due sfila tutto il paesaggio mediatico che ci ha condizionato: il noioso Dawson di Dawson’s Creek, Ken Il Guerriero, Dylan di Beverly Hills, le creature di Star Wars, L’Uomo Tigre e così via.
Ciò non significa che il libro non affronti tematiche importanti con il pretesto di una risata. Sullo sfondo della narrazione, infatti, Zerocalcare denuncia il degrado e la corruzione di un paese ormai alla frutta come il nostro. Si intravedono le piaghe del precariato, del consumismo acritico, dell’indifferenza e della corruzione delle istituzioni, della disoccupazione, dei conflitti generazionali.
Insomma, si ride leggendo Ogni Maledetto Lunedì Su Due ma la risata è amara e provoca rabbia. È evidente nella sequenza in cui Zerocalcare si occupa di un argomento scottante come quello delle violenze al G8 di Genova. Anche in questo caso si ride ma l’inquietudine prevale comunque.
Dal punto di vista grafico, Zerocalcare rivela palesi influenze dell’underground americano, rielaborate però in chiave personale e mixate a suggestioni mutuate dalla grafica delle fanzine, delle locandine dei concerti, delle cover dei dischi e molte tavole, specialmente quelle a colori, hanno un lay-out inventivo.
Insomma, non ci sono dubbi: Zerocalcare è un fenomeno e merita il riscontro che sta avendo. A chi potrà piacere questo libro? A coloro che vogliono ridere senza perdere la capacità di ragionare sulle storture della nostra società. A chi invece non potrà piacere? Ovvio. Agli invidiosi che detestano il successo altrui.